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Bau-park del Quartiere Agroverde bersagliato dalle deiezioni canine, “Perché il Comune di Aprilia non sanziona i padroni?”

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Una lettera aperta è stata indirizzata al sindaco di Aprilia e a tutti gli amministratori della città per documentare lo stato in cui versa il bau-park e la pubblica illuminazione del quartiere Agroverde. Lo scritto porta la firma del presidente del Comitato di Quartiere Agnese Battistin che più volte ha tentato di sensibilizzare l’amministrazione comunale per far aumentare i controlli presso l’area verde tra via Giustiniano e via Diocleziano utilizzata da molti cani i cui padroni però non rispettano le regole contribuendo a lasciare il parco nel degrado. “Basterebbe – spiega Agnese Battistin –  applicare il D.C.C. numero 11 del 27/07/2014. che è in vigore già da 3 anni e non ha prodotto una sola sanzione”. In pratica i padroni dei cani non raccolgono le deiezioni come prevede la legge, nonostante il materiale messo a  loro disposizione a spese del comitato di quartiere.

LA LETTERA APERTA

Al caro sindaco e agli amministratori del comune di Aprilia con questa mia vengo a dirle due parole:  come  Presidente del comitato Agroverde devo esternare tutto il mio malcontento nei riguardi dell’attuale Amministrazione per la gestione-controllo dei parchi e relativi bau park. Premesso che per stessa definizione le aree riservate ai cani sono delle zone dove i cani possono essere lasciati liberi in sicurezza, dei sgambatoi, giacché gli stessi, nell’arco della giornata sono rilegati in pochi metri quadrati, tali luoghi vanno comunque tenuti puliti, le deiezioni vanno sempre raccolte.

Il bau park della zona Agroverde si trova all’interno del parco “Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa”, confina letteralmente con la caserma dei carabinieri usufruendo, per un lato, la stessa recinzione, e dista circa 2 metri dagli uffici e dagli alloggi di servizio che sono a tutti gli effetti delle abitazioni.

E’ naturale che oltre al disagio per il rumore la stessa Istituzione dell’Arma e gli stessi carabinieri che soggiornano ( che sono da considerare soggetti aventi gli stessi diritti degli altri  cittadini) debbano avere – ottenere  il rispetto delle norme  esistenti, da parte di chi frequenta l’area. Spesso ciò non avviene. Le deiezioni lasciate da alcuni utenti creano odori e mosche che ronzano negli uffici e negli alloggi.

In tutti i bau park si è tenuto  presente,  prima di crearli, delle situazioni abitative esistenti; solo qui si è ignorata la realtà e le istituzioni presenti. Il comitato di quartiere, al fine di limitare i disagi, ha fornito e continua a fornire anche con l’aiuto di uno sponsor, tutto il materiale necessario a mantenerlo pulito a cominciare dalle palette, scope e bustine per la raccolta delle deiezioni.

Alcuni proprietari di cani, purtroppo, considerano i bau park dei “pubblici cacatoi” e questo lo si deve anche all’Amministrazione che non mette in campo i dovuti controlli. Se ci fossero e da essi scaturissero le relative sanzioni  tanti “intoppi” i cittadini, nella loro quotidianità, non li vivrebbero. Basterebbe poco, applicare il D.C.C. numero 11 del 27/07/2014. che è in vigore già da 3 anni e non ha prodotto una sola sanzione.

Se la pubblica Amministrazione ha paura di essere impopolare nell’applicare le norme che lei stessa legifera facesse, almeno la cortesia di astenersi da tale compito.

Inoltre va precisato che facente parte del quartiere Agroverde c’è anche l’area  verde in via del Progresso accanto all’ ex Pronto Soccorso e a 120 metri in linea d’area dal palazzo colorato, sede del Comune. Lì alcuni residenti e non considerano tale parco, di piccole dimensioni, un vero “bagno pubblico” per cani. Del resto l’esempio di abbandono e pessima gestione del bene pubblico lo fornisce la stessa Amministrazione.

L’’illuminazione, nonostante molti solleciti, è quasi inesistente; gli zingari si spogliano e si lavano durante il giorno, la sera c’è la costante presenza di tossici, gente senza fissa dimora e ubriaconi che bivaccano ( azione che non può essere impedita poiché l’Amministrazione comunale non ha mai legiferato in materia) ; i cartelli che attestano i divieti della normativa del C.C. N 11 del 2014 non sono presenti (nonostante le dovute  segnalazioni). La manutenzione ordinaria e straordinaria del verde è pressoché inesistente e più volte i rami cadono, fortunatamente fino ad ora non ha generato disgrazie.

Un’Amministrazione che legifera e poi è la prima a non ottemperare a ciò che” impone- decreta” ai suoi cittadini, a mio avviso, è un’Amministrazione poco seria, poco propensa al benessere del cittadino e della cosa pubblica. Uno stato di diritto è tale quando si rispettano le regolo, grandi o piccole che  esse siano.

Tengo a precisare che il mio malcontento sia come Presidente del comitato che come cittadina è rivolto anche all’opposizione, l’appartenere a schieramenti politici diversi non assolve nessuno dalle responsabilità e promesse di una gestione del bene pubblico a favore del cittadino . Qui tutti si dimenticano che il “bene” non è né di uno né dell’altro schieramento ma della collettività alla quale, prima o poi, bisognerà darne conto  del proprio operato. Mi rammarica solo che spesso noi cittadini,  abbiamo una memoria corta e anteponiamo al bene collettivo il bene personale.

Il Presidente del comitato Agroverde nonché cittadino di Aprilia Battistin Agnese.”

 

 

 

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