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Fusti tossici in via Nettunense, “Maggioranza agisce senza trasparenza”

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“L’indomani del grave incendio che divampò all’interno del sito di stoccaggio Eco X di Pomezia, durante il consiglio comunale dell’11 maggio scorso, nel criticare la superficialità con cui il sindaco aveva gestito la vicenda, paragonai quel rogo a quello divampato 2 anni fa presso il sito di via Nettunense, già posto sotto sequestro dalla Guardia di Finanza nel 2013. In quella occasione solo per miracolo le fiamme non interessarono l’area posta sotto sequestro, dove trovavano posto circa 200 fusti contenenti sostanze altamente inquinanti e che in parte si erano riversate sul terreno. Le fiamme però bruciarono non solo sterpaglie, ma anche le lastre di eternit abbandonate su quel terreno. Nel consiglio comunale dell’11 maggio 2017, ricordai appunto la cattiva gestione dell’emergenza e chiesi se l’amministrazione aveva messo in atto azioni in vista della futura bonifica. Non ottenni alcuna risposta. Eppure oggi, dopo due anni, apprendo che la bonifica è in corso, in virtù dell’ordinanza sindacale n. 34 del 2 febbraio 2017. Perché sul sito istituzionale non c’è alcuna traccia dell’ordinanza? Perché il sindaco in occasione del consiglio comunale non ha fatto alcuna menzione al provvedimento?”

Il consigliere di Primavera Apriliana Carmen Porcelli, stigmatizza l’amministrazione comunale, che ancora una volta ha agito in maniera poco trasparente e senza mai dare risposte precise sull’argomento.

“Resto basita- prosegue l’esponente di opposizione, dal fatto che pur avendo chiesto in aula notizie nel merito, né il sindaco né altri esponenti di maggioranza, sempre pronti a salire in cattedra  e dare lezioni a tutti, abbiano  ritenuto opportuno informare delle operazioni di bonifica già in corso. Come sempre la trasparenza non trova posto tra i banchi della maggioranza. Da due anni attendo risposte, tanto che poco dopo l’incendio avevo scritto al procuratore della Repubblica De Gasperis per sapere a chi, dopo il sequestro della Guardia di Finanza del 2013, era stata affidata quell’area e chi doveva occuparsi della bonifica. Trovo assurdo che la maggioranza e le liste che compongono lo schieramento civico oggi parlino di senso di responsabilità e di un avvio tempestivo della bonifica, quando si tratta di un intervento che arriva in ritardo, circondato come sempre da opacità e reticenze. Ogni volta che ho sollecitato il sindaco, ho ottenuto risposte evasive. Non basta appellarsi alla fortuna o prendere tempo con il pretesto di cercare informazioni dettagliate a riguardo, per poi avviare in sordina la bonifica solo perché messi sotto pressione. In ballo c’è la salute dei cittadini, che meritano risposte e azioni tempestive”.

 

 

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