Sono 130 i posti a rischio allo stabilimento Esseti Farmaceutici di Pomezia. L’allarme arriva dalle segreterie dei sindacati Filctem Cgil e Uiltec UIL, insieme alla Rsu che stanno sostenendo la mobilitazione dei lavoratori. Dopo un confronto con l’azienda, poi, le preoccupazioni sono aumentate.
“La mancanza di un piano aziendale, l’insufficienza dei materiali di produzione e manutenzione agli impianti, costringono il fermo delle attività – spiegano i sindacati – Inoltre, non viene garantita la sicurezza e la salubrità dei reparti per l’assenza della società delle pulizie”.
A tutto questo si aggiungono i ritardi nel pagamenti delle tredicesime e delle mensilità. Proclamato quindi un giorno di sciopero nella giornata di ieri e un sit-in davanti allo stabilimento di Pomezia.
Sulla vicenda è intervenuto anche il Pd: “Un’altra crisi colpisce il nostro territorio: oggi, infatti, i lavoratori della Esseti farmaceutici di Pomezia sono in sciopero. Non hanno ricevuto la tredicesima e non riceveranno lo stipendio. Una situazione grave che rischia di diventare insostenibile alla luce della totale assenza di prospettive delineata dalla proprietà – spiega Danilo Risi segretario del Partito Democratico di Pomezia – Parliamo di 130 famiglie che rischiano di perdere il proprio posto di lavoro. Non si può restare fermi. Una nostra delegazione di partito parteciperà al presidio: coordinandoci con il lavoro delle sigle sindacali, chiederemo al Comune e alla Regione di attivarsi con il Ministero del Lavoro per aprire un dialogo e garantire la tutela occupazionale e salariale per i lavoratori”.