13enne risucchiata dall’aspiratore della piscina a Sperlonga: a distanza di sette anni dai fatti, avvenuti l’11 luglio del 2018 presso l’Hotel Virgilio, il Pubblico Ministero Valerio De Luca chiede due condanne a due anni di reclusione a carico dell’ex proprietario e del rappresentante legale della società che gestisce l’albergo. Richiesta, invece, l’assoluzione per il titolare della ditta che nel 2004 costruì la piscina.
La vittima dell’incidente, la 13enne di Morolo Sara Francesca Basso, nel 2018 si trovava in vacanza a Sperlonga assieme alla madre e alla sorellina. Rimase imprigionata sott’acqua in piscina per diverso tempo, a causa dell’eccessiva potenza dell’aspiratore. La giovane morì alcune ore dopo all’ospedale “Gemelli” di Roma.
Secondo la Procura di Latina la morte di Sara venne cagionata per “imperizia”. Il prossimo 19 giugno si potrebbe arrivare a sentenza.