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A Marino la proiezione del film “Cent’anni dopo”. Racconto inedito della storia d’Italia attraverso la storia del PCI.

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L’associazione Acab Bibliopop di Marino propone per domani pomeriggio – nell’ex chiesetta di Santa Maria delle Mole – la proiezione del film-documentario “Cent’anni dopo”, un racconto inedito della storia d’Italia attraverso la storia del Partito Comunista, prodotto dall’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio Democratico.

“Dopo il successo, di cui ringraziamo i partecipanti, di venerdì 15 con Michele Santoro, ad una settimana di distanza, l’appuntamento che vi proponiamo è per questo sabato 23 Ottobre – comunica il Presidente di Acab Bibliopop APS, Sergio Santinelli – . Infatti alle ore 18.00 daremo luogo alla proiezione del film “Cent’anni dopo”. E’ questo un film documentario, agile nella esposizione e al di sotto dell’ora di durata. La regista Monica Maurer e la montatrice Milena Fiore, si sono avvalse dello studio prodotto da Alex Hobel per poter realizzare questa proposta assolutamente inedita. Noi di Bibliopop – conclude il presidente Santinelli – ci aspettiamo un analogo successo della settimana scorsa perché la qualità che stiamo mettendo in campo è davvero di rilievo”.

La proiezione avrà luogo a Bibliopop nella ex chiesetta di Santa Maria delle Mole situata all’incrocio  tra via Goffredo Mameli e via Ugo Bassi.  Al termine della visione del docufilm, è previsto un confronto culturale e politico sui contenuti proposti.

Partecipano, con gli interventi dal pubblico, lo storico Alex Hobel, il presidente di Bibliopop Sergio Santinelli e il coordinatore  Maurizio Aversa.

Il film, è prodotto dalla Fondazione AAMOD (Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio Democratico) col sostegno dell’Associazione “E. Berlinguer”, per la regia di Monica Maurer e il montaggio di Milena Fiore. Scrive, in un frammento, Salvatore Tinè nel lungo commento che ha seguito la proiezione del film a Catania: “Ma qui al bianco e nero della sequenza di Uccellacci uccellini si sovrappongono suggestivamente i colori vivi, il rosso accesso del quadro sui funerali di Togliatti del grande pittore comunista, Renato Guttuso, quasi in contrasto con la cupa tristezza “cattolica” della sequenza pasoliniana, al senso tragico di fine di una intera epoca storica che la morte di Togliatti racchiudeva simbolicamente in essa.

Nel grande quadro di Guttuso è la vita di un organismo politico collettivo che continua a pulsare più viva che mai ben oltre la morte del suo grande leader e il pur profondo dolore per essa.”. Ecco questo sarà quanto ci si può attendere dalla visione del film, e di questo si potrà dialogare nell’appuntamento di sabato che sarà, ovviamente, aperto al contributo di singoli cittadini e di rappresentanti politici e istituzionali.

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