Si chiudono con importanti risultati le indagini sul sodalizio dei “Crupi”, la famiglia che faceva affari a Latina affiliata probabilmente alla cosca “Commisso” di Siderno (in provincia di Reggio Calabria). I Carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Latina hanno notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, emesso dal magistrato Giuseppe Miliano, che ha coordinato l’attività condotta dai militari, nei confronti di 7 persone ritenute responsabili a vario titolo di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio in concorso. Secondo le indagini è emerso che erano state alterate le richieste finalizzate ad ottenere il condono degli abusi edili insanabili del centro sportivo “Central Park”, riconducibile alla società “Effe4” di Rocco Natale Crupi, 53 anni, originario di Siderno. La struttura – sottoposta a sequestro nel corso dell’inchiesta – si trova a Borgo Carso. Altra pratica ha riguardato l’immobile di proprietà di una donna di 74 anni residente a Latina. Nell’inchiesta risultano indagati un geometra del Comune di Latina – che avrebbe rimosso alcuni abusi – e l’ingegnere che all’epoca dei fatti era a capo dell’ufficio antiabusivismo.
Abusi edilizi a Latina, chiusa l’inchiesta sulla famiglia Crupi: coinvolti due tecnici del Comune
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