Ad Aprilia è finalmente una realtà il servizio di raccolta porta a porta e smaltimento dedicato ai dispositivi per pazienti stomizzati. Dopo un anno e mezzo di lavoro, incontri e confronti con le istituzioni, il servizio è stato attivato grazie alla collaborazione tra l’associazione Sunflower Project MICI e Stomia, la Progetto Ambiente ed il Comune di Aprilia. L’iniziativa è partita ufficialmente lo scorso lunedì 17 marzo. “Un importante traguardo per la qualità della vita delle persone stomizzate, – commenta Valentina Tartaglia, presidente dell’associazione Sunflower Project – che potranno finalmente contare su una gestione adeguata dei loro rifiuti sanitari, evitando disagi e problematiche igieniche connesse alla loro eliminazione”.

“Secondo le statistiche dell’Associazione Italiana Stomizzati (AISTOM), – spiega l’associazione – in Italia ci sono circa 75.000 persone stomizzate, con un incremento annuo stimato intorno al 3-4% a causa di patologie come il morbo di Crohn, la rettocolite ulcerosa e alcune forme di tumore al colon.
La gestione dei dispositivi per stomia è una questione cruciale per la loro quotidianità, ma finora è stata spesso trascurata nelle politiche di raccolta rifiuti urbani.
Uno studio condotto dall’Università di Bologna ha evidenziato che oltre il 60% delle persone stomizzate ha difficoltà nello smaltire correttamente i propri rifiuti sanitari, con conseguenti problemi igienico-sanitari e disagi psicologici. L’introduzione di servizi di raccolta dedicati, come quello avviato ad Aprilia, è quindi un segnale di civiltà e rispetto.
L’attivazione di questo servizio – commenta Valentina Tartaglia – non è solo un progresso in termini di igiene e gestione rifiuti, ma rappresenta anche un segnale di inclusione sociale. Troppe volte, infatti, le persone stomizzate si trovano ad affrontare ostacoli quotidiani a causa della mancanza di servizi adeguati e di una diffusa disinformazione”.
L’Associazione Sunflower Project MICI e Stomia ha lavorato con impegno per sensibilizzare le istituzioni e garantire che le necessità degli stomizzati venissero riconosciute e rispettate.
“Questo servizio non è solo una facilitazione pratica, – conclude Valentina Tartaglia – ma un messaggio di rispetto per chi affronta quotidianamente una condizione complessa. La sanità non riguarda solo cure e farmaci, ma anche la qualità della vita delle persone”.
Il servizio segue le modalità già previste per pannolini e pannoloni, garantendo una raccolta capillare ed efficiente. In particolare:
La raccolta avviene fino a tre volte a settimana, a seconda della zona di residenza.
I rifiuti devono essere conferiti in sacchetti trasparenti ben chiusi, da inserire all’interno del contenitore grigio del Secco Residuo.
Come accedere al servizio:
Per usufruire della raccolta differenziata dei dispositivi per stomizzati, i cittadini devono recarsi presso gli uffici comunali competenti per richiedere e compilare il modulo di adesione. Il modulo è disponibile anche online e presso l’ecosportello comunale, semplificando così l’accesso a questo importante servizio.
Questa iniziativa dimostra che il cambiamento è possibile quando istituzioni, associazioni e cittadini collaborano con un obiettivo comune: garantire dignità, rispetto e qualità della vita a tutti, senza lasciare indietro nessuno.