All’Istituto “Rosselli” di Aprilia un testimone della Resistenza. Un incontro con studenti e docenti, nei giorni scorsi, si è tenuto con Adelmo Cervi: è stato un momento di riflessione sulla conquista e sulla difesa della libertà e della democrazia. L’iniziativa è stata organizzata dalla scuola in collaborazione con l’ANPI.
La forza del linguaggio diretto e la bellezza della partecipazione sono stati gli elementi dell’incontro con Adelmo Cervi. L’Istituto Rosselli è riuscito a donare agli studenti e ai docenti un momento di riflessione sulla conquista e sulla difesa della libertà e della democrazia organizzato dalla professoressa Alessandra Piscopo con la collaborazione della professoressa Maria Siniscalchi e dell’ANPI.
In apertura, gli studenti della 5B elettronica, sotto la supervisione della docente Tiziana Aleandri, hanno ripercorso la storia famigliare di Adelmo Cervi mettendo in risalto il sacrificio di tante persone per consentire all’Italia di liberarsi dall’occupazione nazifascista e diventare una Repubblica democratica. Proprio su questa espressione e sui primi articoli della Costituzione si è soffermato l’intervento di Filippo Fasano, presidente della sezione di Aprilia dell’ANPI “Vittorio Arrigoni”.
In seguito, una studentessa della 4A MIT e uno studente della 5A MAT hanno introdotto la testimonianza di Adelmo Cervi con la lettura del prologo tratto dal libro “I mei sette fratelli”. Il protagonista dell’incontro ha condiviso la sua esperienza di testimone degli eventi della Resistenza raccontati dal punto di vista di chi ha vissuto in prima persona le atrocità commesse e le speranze del periodo tra il settembre 1943 e l’aprile del 1945 senza tralasciare gli avvenimenti recenti.
È stato un momento di formazione importante per gli studenti e le studentesse del Rosselli. Fare scuola non significa solo apprendere dietro un banco, ma anche partecipare ad incontri con coloro che hanno intrecciato la loro vita con la storia che si legge sui libri. Una storia che non smette mai di insegnarci il valore della libertà e il compito di custodire la memoria e di portare avanti le stesse battaglie di democrazia che sono costate la vita a tanti uomini e donne.