Al posto di una falegnameria, stavano sorgendo 12 case vacanza, con tanto di vista sul cimitero di Sperlonga. Ieri pomeriggio, i militari del N.I.P.A.A.F. del Gruppo Carabinieri Forestale di Latina hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo di una struttura edilizia residenziale. Il decreto preventivo urgente è stato emesso dalla Procura di Latina e ha interessato un lotto di terreno di 1.300 metri quadri, di proprietà di una società che ha sede a Caserta. Sei persone sono indagate, tra cui l’Amministratore della società proprietaria, gli ex comproprietari ed il progettista/direttore dei lavori.


“La struttura edilizia, di tipo residenziale, è costituita da due piani fuori terra della volumetria complessiva pari a 1.525,98 metri cubi, mediante la demolizione del preesistente immobile e sua ricostruzione con modifica della destinazione d’uso.
Il decreto di sequestro è stato emesso sulla base dell’attività d’indagine delegata ed esperita dai militari del NIPAAF dalla quale è emerso che, sebbene per i lavori in questione fosse stata presentata una SCIA in alternativa al permesso di costruire e ottenuta l’autorizzazione paesaggistica, il predetto lotto di terreno ricade nella fascia di rispetto cimiteriale dove qualsiasi intervento di natura privatistica è precluso, ivi compresa la modifica della destinazione d’uso.
Nello specifico, i lavori edili consistono nella realizzazione di ben 12 unità immobiliari del tipo “case vacanze” in luogo della preesistente attività artigianale (falegnameria) sita al piano terra e di un solo alloggio abitativo posto al piano primo, mediante frazionamento delle unità immobiliari e delle correlate opere di urbanizzazione primaria (parcheggi), configurando, in tal modo, atteso l’aumento del carico urbanistico e la modifica degli standard, la fattispecie penalmente rilevante della lottizzazione abusiva.
Attualmente sono sottoposte ad indagine sei soggetti, tra cui l’Amministratore della società proprietaria, gli ex comproprietari e il progettista/direttore dei lavori.
Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e per gli indagati vale il principio di non colpevolezza sino alla sentenza definitiva, ai sensi dell’art.27 della Costituzione”.