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Albano, pretende di bere poi minaccia la titolare del bar e aggredisce un poliziotto: due denunce

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Albano. Ubriaco pretende di bere e, al suo rifiuto, minaccia la titolare del bar. Poi, insieme a due complici aggredisce anche un poliziotto libero dal servizio. Denunciati due giovani dalla Polizia di Stato, si ricerca il terzo complice.

Completamente sbronzo, ha preteso dalla titolare di un bar ad Albano Laziale la somministrazione di alcolici e, dopo l’ennesimo rifiuto ha tentato di colpirla al volto con una testata.

Ad intervenire in difesa della donna, un agente della Polizia di Stato del commissariato di Genzano che, libero dal servizio, si trovava seduto ad un tavolino all’esterno del locale, in compagnia della moglie e di alcuni amici.

Dopo essersi qualificato come appartenente alla Polizia di Stato, esibendo al giovane il distintivo di riconoscimento, all’invito di uscire dal bar e di fornire un documento d’identità, il ragazzo, dimostrandosi estremante aggressivo ha iniziato ad insultarlo e a minacciarlo proferendo testuali parole: “Sei un poliziotto di m….io non ti do un c….e ti rompo il…”

Minacce e aggressioni continuate anche all’esterno del locale dove, ad unirsi al giovane, altri suoi due “amici” che hanno iniziato a colpire violentemente l’agente con calci e pugni, urlandogli contro “brutto poliziotto di m…., ora ti ammazziamo”, fino a farlo cadere a terra. Non contenti hanno continuato a colpirlo cercando anche di strappargli la borsa che portava a tracolla, non riuscendovi. Poi sono fuggiti via a bordo di un’utilitaria.

Sul posto sono arrivati i colleghi del locale commissariato, diretto da Antonio Masala, che, oltre a diramare la nota di ricerca del veicolo e degli occupanti, hanno immediatamente accompagnato il loro collega in ospedale dove i sanitari gli hanno diagnosticato un trauma del volto con frattura delle ossa nasali con una prognosi di 30 gg..

I primi accertamenti hanno consentito agli agenti di identificare il proprietario del veicolo: il padre di uno degli aggressori. Messo al corrente di quanto fosse accaduto, l’uomo ha telefonato subito il figlio per farlo tornare a casa.

Il giovane, che si trovava in compagnia di uno dei complici, è stato accompagnato in commissariato dove, oltre alla titolare del bar era presente un’altra persona: entrambi riconoscevano senza ombra di dubbio i due ragazzi quali autori dell’aggressione. Riconosciuti anche dal poliziotto, per i due, entrambi romani di 20  e 19 anni è scattata la denuncia in stato di libertà per il reato di tentata rapina in concorso e lesioni aggravate.

Sono in corso ulteriori accertamenti per risalire al terzo aggressore, al momento rimasto ignoto.

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