Aprilia – Sabato 17 maggio, in via Fossignano 65 si è tenuto l’evento culturale “Alla scoperta del territorio Apriliano che lo Stato Italiano ha dichiarato di notevole interesse pubblico”. L’incontro è stato organizzato dall’associazione Ecomuseo Lazio Virgiliano.
Contemporaneamente è stata allestita una mostra dall’antiquario e artista Enrico Corradi che ha esposto numerose sue opere di notevole bellezza.
“Non è un caso” – ha detto Giosuè Auletta, promotore dell’Ecomuseo del Lazio Virgiliano – “Che tra Ardea ed Aprilia una foresta disegni la testa di un drago. Nel pensiero comune il drago rappresenta il male. Basti pensare alla statua di San Michele Arcangelo che regge la testa dell’animale mozzata dal suo corpo. In realtà anticamente il drago era simbolo della conoscenza profonda e del bene ed aveva assolutamente una accezione positiva. A queste terre – continua lo studioso – dobbiamo l’origine delle popolazioni più antiche. Quì è passato Enea, raccontato dai versi sapienti del poeta Virgilio che scrisse il poema tra il 29 e il 19 a.C. Il poeta latino esalta il coraggio di Turno, re dei Rutuli, che difese fino alla morte il suo territorio, il nostro, capitolando contro le forze superiori del principe troiano.”
L’evento ha visto la partecipazione di storici, appassionati di archeologia e cittadini interessati a riscoprire il passato di queste terre. A fare gli onori di casa sono stati rappresentanti delle associazioni culturali locali, che da anni si dedicano alla valorizzazione del patrimonio storico del territorio pontino e della costa laziale.
Presenti anche diverse testate giornalistiche, del Web e della Radio, l’Associazione Sportiva Pianeta Volley di Massimo Patano e l’associazione “Passione Equestre di Davide Giorgi”, l’associzione “Aprilia Libera” della dottoressa Rosalba Rizzuto, oltre ad alcuni rappresentanti delle sezioni locali dei partiti.
Durante l’incontro, si è parlato delle origini latine di Ardea, una delle città più antiche del Lazio, e del ruolo strategico che ha avuto nel mondo romano. Ampio spazio è stato dato anche alla storia più recente di Aprilia, città fondata nel 1936 come parte del progetto di bonifica dell’Agro Pontino, e al contributo che le sue frazioni, come Fossignano, hanno dato alla costruzione dell’identità locale.
Attraverso documenti, fotografie storiche e testimonianze orali, i relatori hanno ricostruito l’evoluzione urbanistica, agricola e sociale di quest’area, evidenziando il legame profondo tra territorio e comunità. Si è parlato anche delle trasformazioni del paesaggio e del valore della memoria collettiva per comprendere il presente.
L’iniziativa si è conclusa con un dibattito aperto, durante il quale il pubblico ha potuto porre domande e condividere aneddoti familiari e storie tramandate. L’atmosfera calorosa e partecipata ha confermato il forte desiderio di riscoperta e appartenenza da parte degli abitanti.
I prossimi appuntamenti sono già in programma, a conferma di un crescente interesse verso le radici storiche del territorio.