Sul blog borgatenews.blogspot.com si aggiorna sullo stato degli interventi per l’attivazione degli impianti di sollevamento e la riparazione di guasti e carenze presenti nel tratto di rete fognaria del secondo lotto Cogna.
Silvano De Paolis, dell’Associazione Consortile la Gogna, richiama l’attenzione su alcune considerazioni dei dirigenti del Consorzio sulle difficoltà di rapporti con i rappresentanti dell’amministrazione comunale da lui stesso pubblicate nel blog che gestisce e che si riportano a seguire
Non sono bastati 22 mesi all’Amministrazione Comunale di Aprilia, Assessorato ai Lavori Pubblici, per mettere in funzione i tre impianti di sollevamento presenti nella rete fognaria a Via Palistro/via Savuto, via delle Viole, Via delle Orchidee, con la conseguenza che i cittadini di quelle aree non possono ancora scaricare i reflui domestici e continuano a pagare per lo svuotamento delle fosse biologiche.
Quindi un danno per l’economia delle famiglie e sull’ambiente, che continuerà a essere inquinato.
Quando a fine ottobre del 2020, il depuratore del Fosso della Moletta entrò finalmente in funzione, soltanto un quarto delle abitazioni, quelle su Via Crati e sue traverse, fu autorizzata a scaricare in fogna.
Per tutte le altre si doveva provvedere alla messa in funzione degli impianti di sollevamento presenti nelle aree sopra citate, argomento del quale si discusse in un incontro tenuto a Dicembre 2020 nella sede dell’Assessorato ai Lavori Pubblici.
Al termine dell’incontro ci fu assicurato che gli interventi per l’attivazione degli impianti sarebbero stati avviati all’inizio del 2021 e conclusi nel giro di due/tre mesi.
Rimandiamo, chi fosse interessato, alla consultazione del nostro blog per conoscere quanto avvenuto dall’inizio del 2021 a oggi, sui tentativi da noi fatti per vedere rispettato quell’impegno, cercando contatti, richieste di incontri – spesso rifiutati – con il tecnico responsabile del progetto, con l’assessora e col Sindaco..
Siamo così arrivati al 31 Agosto 2022, giorno in cui siamo stati convocati per presenziare al collaudo.
Erano presenti, oltre i tecnici dell’assessorato, l’ingegnere incaricato dei collaudi, i rappresentanti di Acqua Latina e il titolare di una delle due imprese che avevano eseguito i lavori.
Anziché assistere al collaudo, venivamo informati che non essendo stato effettuato il collegamento alla rete elettrica dell’impianto di via delle Orchidee, non si poteva procedere e saremmo stati riconvocati, nel giro di pochi giorni, non appena risolto quel problema.
Ma nei giorni successivi, non ricevendo alcuna notizia, siamo andati alla ricerca di spiegazioni e abbiamo così appreso e visto, settimana dopo settimana, che c’erano altri problemi da risolvere oltre che a Via delle Orchidee, sull’impianto di Via delle Viole, lungo il collettore che sale su Via delle Orchidee e ancora lungo Via delle Viole per collegare un tratto di rete fognaria che evidentemente si erano dimenticati.
Ma, domandiamo, prima di convocarci per assistere al collaudo degli impianti, non potevano assicurarsi che tutto funzionasse?
Di fronte a questi fatti non è più rinviabile il momento di fornire ai cittadini una informazione corretta anche sull’ostracismo praticato nei confronti dei dirigenti del consorzio, che chiedevano di fare chiarezza su una situazione caratterizzata ancora da continue e incomprensibili sorprese.
Se qualcuno considera quanto scriviamo un atto di lesa maestà, è un suo problema; noi riteniamo di aver sempre fatto e continuiamo a fare quanto serve per la difesa degli interessi dei cittadini che intendiamo coinvolgere in una prossima iniziativa che potremo assumere per sollecitare la conclusione di questa assurda storia.