Aprilia, Anpi e Prc contestano l'intitolazione del giardino Calissoni: "Fu in guerra dalla parte del dittatore Franco"
Contestata l’intitolazione a Franco Calissoni. L’intervento della Sezione di Aprilia del Partito della Rifondazione Comunista tramite il segretario Antonio Tatti. L'intitolazione è stata contestata an...
Contestata l’intitolazione a Franco Calissoni. L’intervento della Sezione di Aprilia del Partito della Rifondazione Comunista tramite il segretario Antonio Tatti. L'intitolazione è stata contestata anche dall'Anpi. La sinistra punta il dito contro le scelte dell'amministrazione comunale.
“L’intitolazione dell’area verde di Aprilia nord a Franco Calissoni e il discorso tenuto dal sindaco Terra nell’occasione, indicano un esempio di imprenditorialità e cura della natura ai giovani apriliani.
Noi non pensiamo che si possa omettere di ricordare la partecipazione del generale Calissoni, come volontario, alla guerra civile spagnola dalla parte dei falangisti del dittatore Franco.
Molti giovani accorsero in Spagna da tutto il mondo per difenderne la democrazia combattendo, Calissoni stava, invece, dalla parte della dittatura fascista.
La toponomastica di una città deve rispettare i valori costituzionali e politici di antifascismo su cui è nata la Repubblica italiana.
Questo è l’esempio da dare ai giovani se proprio vogliamo accettare una visione così banalmente pedagogica della politica.
Non vogliamo esempi, vogliamo che ogni azione politica, anche l’intitolazione di un luogo pubblico, rifletta una profonda comprensione della storia : c’è il passato di chi ha combattuto il fascismo e quello di chi stava con le dittature fasciste. A questi ultimi non può essere intitolato un luogo pubblico.
I volontari come Calissoni vinsero in Spagna e in quel paese la dittatura si protrasse fino agli anni settanta, lui era dalla parte del torto.
Questa intitolazione ci indigna ma non ci stupisce in una città che non riesce ancora a festeggiare il 25 aprile come liberazione nazionale e ricorda quel giorno come compleanno di Aprilia.
Una città dove sono presenti, nella maggioranza, esponenti della destra più retriva e dove, un anno fa, il vicesindaco ha partecipato, con fascia tricolore, ad un evento di rivisitazione nostalgica delle città di fondazione a Piana delle Orme.
Una rimozione del passato che, come ci insegna Primo Levi, ci espone al rischio di riviverlo”.