Torna sotto la lente la lotta all’evasione fiscale ad Aprilia. Anche l’antimafia, nell’ultima relazione, ha evidenziato come questo sia un tratto tipico dei comuni poi sciolti per infiltrazioni mafiose: casse pubbliche in sofferenza, con personaggi noti che non pagano le tasse per anni a discapito del contribuente medio e dei servizi. Questa volta, nell’ultima verifica effettuata dall’Ufficio Tributi, è emerso un buco da un milione e mezzo di euro nel solo mese di giugno provocato dalla presenza di 445 “furbetti” che non hanno mai pagato la Tari dal 2019 al 2023.
Secondo il dirigente alle Finanze Cosimo Mazzone, inoltre, non tutta la somma accertata rientrerà nelle casse comunali. Il 30% (circa 300 mila euro) – per esempio – rischia di essere ormai inesigibile. “Si ritiene quindi opportuno procedere ad accertare la somma di 901mila euro – si legge nella nota delle Finanze – corrispondente agli avvisi di accertamento emessi nel mese di giugno 2025, calcolata in ragione dell’effettivo grado di esigibilità, decurtando una percentuale stimata nella misura del 30% degli atti che verosimilmente saranno soggetti ad errori e/o a rettifica, nonché in ultimo una quota degli atti che si renderanno effettivamente inesigibili”.
Altri 82 avvisi di accertamento per omesso o parziale versamento riguardano invece l’Imu relativo all’anno 2020 per circa 584mila euro (anche in questo caso il 30% non sarà incassato).