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Aprilia, in Consiglio Comunale la solidarietà al popolo curdo

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Le  liste “Terra” e “L’altra faccia della politica”, hanno presentato oggi in Consiglio una mozione per manifestare solidarietà al popolo curdo. Di seguito il testo.

IL CONSIGLIO COMUNALE

Considerato che

Lo scorso 9 ottobre la Turchia ha iniziato una massiccia offensiva militare nel nord est della Siria occupato dalle forze curdo – siriane dell’YPG (unità di protezione popolare); quello tra la Turchia e i Curdi è un conflitto che affonda le proprie radici nel tempo, conflitto mai risolto fin dal primo dopoguerra; dal 2011 la Siria è teatro di una sanguinosa guerra civile nel corso della quale lo Stato islamico, Daesh, è arrivato ad occupare una parte consistente del territorio siriano, tra cui il cosiddetto Kurdistan siriano; a partire dal 2015 le unità di protezione popolare dei curdi e le forze curdo arabe hanno fermato l’avanzata del Daesh e sono state fondamentali all’interno della coalizione internazionale per la liberazione dal Califfato delle città di Aleppo, Raqqa e delle città del nord della Siria; la regione del Rajova sta sperimentando con efficacia la creazione di una società basata sul pluralismo, l’uguaglianza tra i generi, la libertà di culto, una produzione ecosostenibile, la cura dei beni comuni; un esperimento di democrazia radicale e diretta che va oltre lo stato nazione e che vede convivere pacificamente curdi, arabi, armeni, cristiani; da questa regione non c’è stato un singolo attacco contro la Turchia; le forze curde hanno sconfitto l’Isis, sono state e rimangono fondamentali per il contenimento sul terreno di Daesh e rappresentano un baluardo anche per conto dei paesi europei e dell’occidente, verso il terrorismo internazionale, visto che sotto la loro custodia vi sono migliaia di miliziani di Daesh locali e stranieri; l’aggressione militare della Turchia, che si sta compiendo nel pressoché totale silenzio della Comunità internazionale, rappresenta un atto gravissimo che viola il diritto internazionale, mettendo a rischio l’incolumità e la sicurezza di decine di migliaia di civili e rifugiati; che l’uccisione insieme ad otto civili di Hevrin Khalaf, volto del dialogo e dell’emancipazione delle donne in Siria, attivista curda che si batteva per la coesistenza pacifica tra curdi,  cristiano – siriaci ed arabi indica come il bombardamento della Turchia sia il tentativo di cancellare quanto c’è di più simile ai nostri valori in quella parte del mondo; considerato altresì che è vigente la legge dello Stato – n.185/1990 – che prevede il divieto di esportare armi verso i Paesi in stato di conflitto armato, in contrasto con i principi dell’art.51 della Carta delle’ONU, fatto salvo il “rispetto degli obblighi internazionali o le diverse deliberazioni del Consiglio dei Ministri, da adottare previo parere delle Camere”; che sono già più di 100.000 le persone costrette a scappare dalle loro case; 800 i miliziani dell’Isis detenuti in una prigione curda che sono riusciti a fuggire dopo che il carcere è stato assaltato dalle forze turche e oltre 400 mila i possibili sfollati;

TENUTO CONTO

del ruolo fondamentale svolto dall’esercito curdo per fermare l’ISIS:

VALUTATO CHE

le violazioni dei diritti umani fondamentali perpetrate nei confronti della popolazione curda sono riportati nel Primo rapporto sulla situazione della Turchia dell’Alto Commissariato ONU per i diritti umani

IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA

Affinché solleciti il Governo nazionale ad:

  • intervenire risolutamente presso tutte le sedi istituzionali europee ed internazionali;
  • intraprendere con fermezza tutte le iniziative volte a condannare quanto accaduto in questi ultimi

giorni nella regione curda del Rajova;

  • adoperarsi attivamente per sollecitare l’attivazione di tutti i canali diplomatici per spingere il

governo turco a cessare gli attacchi nel Nord della Siria.

 

 

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