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Aprilia Multiservizi, 6 lavoratori sospesi per un totale di oltre 100 giorni

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Prosegue il lavoro dell’Aprilia Multiservizi per riorganizzare l’azienda non solo dal punto di vista dei bilanci, ma anche – e soprattutto – sul fronte dei dipendenti. Sono 6 i lavoratori che sono stati sospesi dopo una serie di controlli per un totale di 120 giorni di sospensione. Provvedimenti che vanno da un minimo di 5 ad un massimo di 60 giorni. Verifiche effettuate a tappeto dopo alcune assenze anomale e dopo alcuni fatti che hanno creato preoccupazioni trai vertici dell’azienda di piazza dei Bersaglieri.  Un’operazione che punta a tutelare l’immagine dell’Asam e l’organizzazione interna.

Alcuni dipendenti sono stati sospesi perché dichiarando di essere in malattia, ma all’atto dell’ispezione non sono stati trovati a casa. Poi c’è chi invece non si è presentato al lavoro senza alcun preavviso, inviando poi – come se fosse regolare – il certificato il giorno dopo. Un fatto che si è verificato spesso in passato e che ora però trova chi vuole far rispettare le regole. Poi ci sono dipendenti che – secondo i vertici dell’Aprilia Multiservizi – si sarebbero resi responsabili di fatti ancor più gravi, come illecito maneggio di soldi e falsificazione di documenti. In questi casi le sospensioni sono più lunghe e ad esse vengono collegate anche delle denunce per poter chiarire ogni episodio spiacevole. Le verifiche in molti casi sono partite anche dopo una serie di assenze definite “tattiche”, per esempio alcuni dipendenti, come se fosse una routine, si assentavano il giovedì e venerdì per attaccare i giorni, presunti, di malattia, al fine settimana. Brutte abitudini a cui ora la Multiservizi vuole porvi fine. E’ necessario, infatti, che anche il personale si adegui alle nuove linee guida e alle nuove politiche dirigenziali che puntano alla riqualificazione e all’efficienza di un’azienda che per anni è stata al centro di pesanti polemiche. Il lavoro dei liquidatori in questi anni è stato capillare e imponente: si sono potuti così recuperare ben 15 milioni di euro tra tagli e ottimizzazioni. Un lavoro non di poco conto che punta a dare una svolta ad un intero settore amministrativo pubblico. Le attività fornite dalla Multiservizi in molti casi sono fondamentali per la città, basti pensare a quanto si fa per il sociale: dal giardino dei Sorrisi al centro Alzheimer. Servizi punto di riferimento per l’intera comunità, apprezzatissimi anche dagli altri comuni limitrofi che guardano ad Aprilia come ad un modello da seguire. A questo però si deve aggiungere un controllo del personale e un comportamento dei dipendenti esemplare. Già l’estate scorsa l’azienda ha seguito una linea dura contro due dipendenti no-vax che sono state sospese, senza stipendio, proprio perché non volevano sottoporsi al vaccino anticoronovirus pur lavorando a contatto con soggetti fragili. Una scelta sostenuta dal Tar del Lazio che ha dato ragione alla Multiservizi e ha permesso dunque la sospensione dal lavoro. Le due dipendenti avevano tentato la strada del ricorso per far valere la loro scelta di non vaccinarsi, un’idea che non ha portato grandi risultati. Questa è la linea dunque che viene seguita in ogni fase della gestione aziendale e che i vertici Asam si aspettano venga preso come punto di riferimento da tutti, dipendenti compresi. Se come prima cosa era fondamentale far quadrare i conti e abbattere il debito storico della municipalizzata, dall’altra è ora di dare il giusto messaggio ai cittadini: le cose sono cambiate.

 

 

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