Non hanno pace i genitori e gli studenti dell’istituto Rosselli di Aprilia alle prese questa volta con pesanti disagi sull’organizzazione delle gite. A farne le spese sono stati i ragazzi delle prime classi che l’altro ieri mattina sarebbero dovuti partire per la loro prima gita scolastica che prevedeva una notte fuori casa. Nella serata di lunedì è iniziato il tamtam sul gruppo whatsapp delle rappresentanti di classe per chiedere chi avesse avuto notizia dell’appuntamento per la partenza dato che nessuna circolare o professore ne aveva comunicato orario e punto di incontro. “È stato così – spiega Nicoletta De Rossi, rappresentante di Istituto insieme ai genitori dei ragazzi – che si è appreso da un genitore che la gita era stata annullata e che i ragazzi della sua classe ne avevano avuto comunicazione dalla coordinatrice. Peccato che agli altri studenti nessuno aveva comunicato nulla ed erano pronti con la valigia chiusa a partire per la loro prima gita di 2 giorni! I genitori già da qualche giorno – aggiunge la De Rossi – chiedevano informazioni anche perché non era ancora noto il nome del professore accompagnatore; era però risultato impossibile avere notizie dalla segreteria che non si occupa dell’organizzazione delle gite né tantomeno comunicare con la commissione viaggi considerando che sul sito della scuola l’organigramma che dovrebbe dare indicazioni di chi si occupa di ogni settore è scritto tutto puntato quindi i genitori avrebbero dovuto indovinare chi potesse essere il professor M.T. piuttosto che I.P. oppure A.I. o ancora D.C. o anche P.D.S”. Una situazione del tutto incerta che ha gettato sconforto tra le famiglie e i ragazzi. “Stiamo rasentando la follia! – aggiunge la De Rossi – Pare peraltro che venga chiesto di aderire alle gite senza sapere in che giorno si partirà, è noto solo il mese, si richiede poi di saldare la quota di partecipazione in tempi ristretti ma non si comunicano i nomi degli accompagnatori, tutto questo sembra essere voluto per far desistere dal partecipare e annullare tutto. Almeno queste sono le impressioni che stiamo avendo un po’ tutti”. Resta comunque il fatto che ancora una volta a rimetterci sono gli studenti che dovrebbero avere la possibilità di vivere la scuola nel modo più sereno possibile e invece si ritrovano a convivere con un sistema ormai completamente fallato.
“Abbiamo sperato fino alla fine che fosse un problema di coordinamento tra i professori – commentano i ragazzi del Rosselli – e che ci avrebbero comunque detto l’orario della partenza, invece quando i genitori ci hanno comunicato che la gita era stata annullata e non ci era stato detto nulla ci siamo rimasto tanto male, era la nostra prima esperienza fuori casa ed è stata davvero una delusione. Speriamo che l’anno prossimo possiamo partire con più serenità”.
