Il Comune di Aprilia è stato sciolto per mafia, lo sappiamo. La campagna elettorale – seppur partita in sordina e con delle incertezze – si è dovuta interrompere bruscamente. I vari gruppi politici stavano timidamente rialzando la testa dopo il duro colpo inferto dall’operazione dell’antimafia “Assedio” che a luglio 2024 ha portato all’arresto dell’ex sindaco e che 9 mesi più tardi ha generato la conseguenza più brutta confermando, così, che quella che stava proliferando ad Aprilia – tra apparto amministrativo e imprenditoriale – era mafia.
Oggi però di colpo la politica si è ammutolita. Di nuovo. Non arrivano comunicati stampa, non si rimpallano più messaggi su whatsapp dai contenuti “importanti” e sono spariti anche i post di lotta sui profili social dei politici più prolifici e ansiosi.
Si è smesso di parlare dei temi caldi della città. Discarica, in primis. Come se non ci fosse più nulla da risolvere. Cosa sta succedendo? Aprilia, di colpo, non ha più problemi? Lo slittamento delle elezioni amministrative sta determinando l’ennesimo scarica barile? Non è giusto.
Vogliamo sperare che sia stato, per ora, per lo stordimento – che tra l’altro proviamo tutti – a causa dello scioglimento per mafia. Poi sicuramente le festività pasquali e ancora i grandi eventi dei giorni scorsi, tra cui la Mostra Agricola Campoverde, hanno portato delle distrazioni in più. Ma non c’è tempo da perdere.
La città ha bisogno di ripartire e la politica deve fare lo stesso, anche perché di cose da risolvere ce ne sono molte. Oggi più che mai è il momento di rimboccarsi le maniche e di trovare nuove strategie per allontanare il più possibile dal territorio le mafie. C’è bisogno di presenza, di costanza, di parole – quelle belle – e di attivismo. Non è concesso mollare. I cittadini lo chiedono, lo pretendono. E la politica – quella sana – deve dare risposte.
E’ atteso ora l’insediamento della Commissione Straordinaria nominata dal Governo Meloni che si occuperà di guidare l’amministrazione comunale di piazza Roma per 18 mesi. A comporla Vincenza Filippi, il vice prefetto Enza Caporale (già nel 2021 Commissario del Comune di Cisterna) e il dirigente di seconda fascia Rita Guida. A passare il testimone il Commissario prefettizio Paolo D’Attilio. Da lì in poi si dovrà ripartire.
