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Aprilia. “Tari, sui capannoni agricoli un pasticcio senza fine”

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“Sui capannoni agricoli un pasticcio senza fine”, questo il parere di Lorenzo Lauretani di MovAp su come è stata gestita la Tari ad Aprilia.

“Nonostante la chiarezza del regolamento comunale per l’applicazione della tassa sui rifiuti solidi urbani approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 16 del 09 marzo 2011 in merito all’esclusione dei capannoni agricoli dall’applicazione del tributo il Comune di Aprilia attraverso la società cui ha affidato il servizio di riscossione delle imposte locali ha inviato cartelle elevatissime a molti agricoltori locali per recuperare somme non dovute. Come emerso in questi giorni la giudice tributario ha dato ragione al malcapitato agricoltore che si è visto recapitare un esorbitante conto da parte del Comune di Aprilia.

La voglia di far cassa a danno degli apriliani da parte del Sindaco Antonio Terra e della sua Giunta non conosce tregua e si è abbatuta a tutta forza sul mondo agricolo già attraversato da una profonda crisi, benchè fosse pacifico l’esclusione dalla tassazione dei beni strumentali serventi i fondi rustici dall’applicazione della tarsu per mano dell’articolo 10 del relativo regolamento.

Ora serve chiarezza anche per quanto riguarda la Ta.ri. in quanto in base all’attuale regolamento in viene individuato la tariffa specifica da applicare facendo invece un semplice richiamo alla generica categoria del commercio al minuto di generi non alimentari, sede fissa ed ambulanti e soprattutto alla salatissama categoria dei banchi di mercato di vendita ortofrutta, pescherie, fiori e piante che poco hanno a che fare con i luoghi dove vengono messi a dimora gli strumenti dell’agricoltore.

Come MovAp in vista della discussione promessa nel corso dell’ultimo consiglio comunale sui costi della raccolta differenziata, discussione che dovrà partire dalla competente commissione finanze, chiederemo di inserire in modo chiaro nel regolamento della TARI l’espressa esclusione dei capannoni agricoli e in subordine l’individuazione di una specifica categoria di riferimento per quanto riguarda tali beni.

Accanto al mondo agricolo e ai suoi operatori in un momento di grossa difficolta economica”.

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