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Area Fiere, Giusfredi: “Progetto del 2013 punto di riferimento per la riqualificazione”

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“Sull’area fiere serve un progetto che dia slancio al polo e che sia da attrazione anche per la sua struttura architettonica e artistica”. Il candidato sindaco Giorgio Giusfredi parla dell’area fiere, impegnandosi a portare avanti la riqualificazione di tutto il polo con un progetto già depositato in Comune ad agosto del 2013 e che trova la firma dell’architetto, docente universitario Aleardo Nardinocchi. “Mettere in sicurezza l’attuale struttura è antieconomico e la decisione di un affidamento esterno della gestione ha dimostrato di essere stata fallimentare –afferma il candidato sindaco- per questo ritengo importante rilanciare il polo fieristico impegnandomi sin da ora su un progetto che non solo riqualifica tutta l’area ma sia significativo anche per l’espressione artistica degli apriliani. I soldi di realizzazione possono essere recuperati attraverso i fondi comunitari, così com’è stato fatto per i Plus ma con un criterio più attento e mirato sulle progettualità: quando si hanno dei finanziamenti, questi devono essere spesi bene”. Il progetto risale ad agosto 2013 ed è a firma dell’architetto Aleardo Nardinocchi, giovane apriliano scomparso prematuramente, artista poliedrico, docente universitario del dipartimento di architettura dell’Università RomaTre. E’ stata costituita un’associazione “Aleardo Nardinocchi –architetto, artista, docente appassionato” che ha lo scopo di mantenere viva la memoria dell’artista attraverso la conservazione delle opere tra le quali libri e dipinti e la realizzazione delle progettualità. Il progetto è rimasto chiuso nei cassetti del Comune dal 2013. E’ fortemente innovativo. Viene valorizzato il territorio, dopo un accurato studio geologico e storico, attraverso la realizzazione di capannoni a forma di “capanna”, come quelle che erano presenti prima della bonifica dell’agro. Sono sette capannoni più altre strutture che formano una sorta di “villaggio” virtuale, ricostruzione di quelli di un tempo. Il “villaggio” è delimitato da un recinto che gioca con le geometrie verticali dei capannoni e che è molto funzionale: il suo interno può essere allestito per mostre e la copertura è calpestabile. Verso la Pontina si erge il “velario”, una struttura geometrica che funge da richiamo per gli automobilisti e il cui gioco d’ombra interno enfatizza le forme geometriche di tutto il polo fieristico. All’interno è anche allestito un campo di basket e una tribuna. “Trovo il progetto un’importante valorizzazione del polo fieristico ed è attualmente l’unica soluzione concreta al rilancio dell’area fiere –spiega il candidato sindaco- che da troppi decenni aspetta risposte dalla politica finora mai arrivate”.

 

 

 

 

 

 

 

 

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