Aprilia è strategica per il traffico di droga. Sul territorio non transitano solo hashish e marijuana, ma trovano via libera anche fiumi di cocaina. L’ultimo sequestro di 15 chili di stupefacente a Campo di Carne – a finire in manette madre e figlio, rispettivamente 71 e 34 anni di Nettuno – è la conferma che il territorio continua ad accogliere gli affari della criminalità costantemente. Del resto anche l’operazione Assedio ha confermato tutto questo, i carabinieri nell’indagine hanno documentato continue cessioni di hashish e cocaina gestite dal boss Forniti e i suoi sodali sul territorio tra Roma, Anzio, Nettuno, Aprilia e il resto della provincia pontina. Anni fa nel garage di un noto imprenditore vennero trovati 20 chili di cocaina, lo stesso imprenditore ad oggi risulta collegato al gruppo apriliano della malavita e la sua società è stata di conseguenza colpita da un’interdittiva antimafia. Il nome di Forniti è comparso anche tra gli arrestati di una maxi inchiesta partita da Brescia che ha confermato ancora che la droga arrivava dall’estero, transitava in Italia e in grandi quantità arrivava ad Aprilia da Roma o dal litorale romano. Molte volte inoltre veniva stoccata nella città pontina per poi prendere le rotte verso il sud Italia. Solo a marzo scorso un altro carico, ingente (100 chili di cocaina) venne intercettato dalla polizia: un camion venne fermato nei pressi di Aprilia 2, era zeppo di droga. In manette finì un albanese di 42 anni. Negli anni episodi simili sono stati registrati di frequente: tra centro e periferia diversi i sequestri di droga effettuati dalle forze dell’ordine, sequestri che hanno portato alla luce il ruolo di molti insospettabili che venivano utilizzati come “custodi” dello stupefacente.
Così è stato probabilmente anche per il 34enne e la madre 71enne di Nettuno fermati venerdì scorso a Campo di Carne grazie a un controllo mirato dei carabinieri. I militari erano già all’opera in quella zona per un sequestro di armi. Hanno notato l’auto dei due aggirarsi sulla Nettunense e hanno fatto scattare la perquisizione. Per nascondere il carico di cocaina madre e figlio avevano messo i panetti di cocaina in alcuni secchi e li avevano ricoperti di caffè e peperoncini. Ma i militari sono riusciti a ritrovare tutto lo stesso. A casa i due invece non avevano nulla. La cocaina dunque stava per essere spostata. Da Nettuno era sicuramente diretta ad Aprilia. Ma a chi sarebbe stata consegnata? Su questo stanno indagando i carabinieri. Sulla droga invece si attendono i risultati delle analisi decise dalla Procura di Velletri. Madre e figlio verranno ascoltati, per capire se potranno fornire dettagli su quanto era in loro possesso.