Arsenale rinvenuto a dicembre nei pressi del “Fiorini” di Terracina: i Carabinieri arrestano un 60enne insospettabile.

Sviluppinelle indagini sull’arsenale rinvenuto lo scorso mese di dicembre nei terrenoantistanti l’ospedale “Fiorini” di Terracina. I Carabinieri la notte scorsa-  in esecuzione ad un’ordinanza dimisur...

A cura di Redazione
10 gennaio 2019 11:35
Arsenale rinvenuto a dicembre nei pressi del “Fiorini” di Terracina: i Carabinieri arrestano un 60enne insospettabile. -
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Sviluppi
nelle indagini sull’arsenale rinvenuto lo scorso mese di dicembre nei terreno
antistanti l’ospedale “Fiorini” di Terracina. I Carabinieri la notte scorsa
-  in esecuzione ad un’ordinanza di
misura coercitiva emessa dal Gip del Tribunale di Latina – hanno tratto in arresto
un 60enne insospettabile, al soldo, secondo gli inquirenti, della malavita
pontina. Si tratta di Ugo Pioli, originario di Narni, in provincia di Terni, ma
residente da tempo a Terracina. Il 60enne è ora ristretto nel carcere di Latina.
Le indagini dei Carabinieri sono in fase di ulteriori significativi sviluppi.
Presto, quindi, potrebbero essere identificati anche gli altri componenti del gruppo
criminale operante nel territorio pontino che, “forte del potere intimidatorio
derivante dalla notevole disponibilità di armi, munizioni ed esplosivi – hanno spiegato
i militari – miravano a mantenere un ruolo egemone nella geografia criminale della
provincia”.

Il Tribunale di Latina ha concordando pienamente con le risultanze investigative dei Carabinieri della Compagnia e della stazione di Terracina, emettendo il provvedimento che “è sostanziato dai conferenti elementi probatori – spiegano i Carabinieri - venuti in evidenza nel corso della delicata attività d'indagine”.

I
carabinieri, a metà dicembre – lo ricordiamo - 
scoprirono una vera e propria “Santa Barbara”: all’interno di alcuni
borsoni, nascosti tra la vegetazione alta del parcheggio antistante l’ospedale
di Terracina, vennero trovati un fucile a pompa, una pistola mitragliatrice,
due fucili semiautomatici, 3 pistole semiautomatiche, micce a rapida e lenta
combustione, ed ancora una revolver, una bomba artigianale e due artifizi
pirici. Sotto sequestro finì anche un chilo di esplosivo, diversi passamontagna
ed un lampeggiante artigianale.

Tutto il materiale venne inviato presso il R.I.S. Carabinieri di Roma per i rilievi dattiloscopici e balistici.

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