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Attentato incendiario alla consigliera di Latina Maria Grazia Ciolfi: inizia il processo all’esecutore.

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Attentato incendiario alla consigliera Ciolfi: inizia il processo all’esecutore. Dopo il patteggiamento dello scorso luglio – con condanna ad un anno e 6 mesi del mandante – è ripreso ieri, con una nuova udienza, il processo per l’incendio dell’auto della consigliera comunale di Latina Maria Grazia Ciolfi. Il fatto è  probabilmente legato ad un’azione politica della consigliera: il sospetto di un abuso edilizio sull’arenile, segnalato proprio dalla Ciolfi.

Un  episodio che ha assunto probabile carattere di intimidazione politica a giudizio della consigliera che così rammenta l’episodio:

«Uno dei momenti più angoscianti che la nostra famiglia è stata costretta a vivere. Oggi ho ripercorso insieme a mio marito, ancora una volta, quell’accaduto durante l’udienza che ha raccolto le nostre deposizioni. I mesi successivi sono stati piegati dall’ansia, dalla paura per noi e per i nostri figli. Fino al giorno degli arresti chehanno datorisposte e sollievo per la chiusura delle indagini, ma hanno anche aperto un’ulteriore dolorosa consapevolezza, quella di dovere sottostare, nell’esercizio della pubblica funzione, a possibili atti ritrosivi e intimidatori».

Il riferimento all’azione politica non è casuale. «L’obiettivo primario che mi pongo per rispettare in pieno la missione del mio mandato politico – sottolinea Ciolfi – è guardare alla legalità come presupposto per realizzare un reale cambiamento. Solo operando sinergicamente, tra amministratori rigorosi e cittadini attenti sarà possibile voltare pagina. Il rispetto delle regole e dei diritti, così come il contrastoattraverso la denuncia senza lasciarsi intimorire, sono pratiche e strumenti che tutti dovremmo adottare».

«Ciò che è accaduto a me e alla mia famiglia e il procedimento giudiziario in corso testimoniano la presenza dello Stato e delle istituzioni a tutela dei cittadini. Per tale ragione – conclude Ciolfi – desidero ringraziare ancora una volta i Carabinieri del Comando Provinciale di Latina e gli Inquirenti per l’eccellente lavoro, svolto con grande determinazione ed efficacia, e il Comune di Latina costituitosi parte civile, rappresentato dall’avvocato Francesco Paolo Cavalcanti. Un ringraziamento particolare ai nostri legali, Domenico Casillo e Stefano Reali, per il prezioso supporto legale e morale».

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