L’incendio di auto avvenuto mercoledì sera, poco prima di mezzanotte, ha colpito un’intera famiglia. Incendiate – perché ci sono molti elementi che fanno pensare al dolo – una mini car di un 15enne, l’Alfa Romeo Stelvio della madre e la Bmw del padre del ragazzo. Erano circa le 23.30 quando è stato richiesto l’intervento dei vigili del fuoco e dei carabinieri. 

Le tre auto erano parcheggiate di fronte alla banca Monte dei Paschi di Siena, in via Giovanni XXIII, nei pressi del noto bar Manduca, a due passi da piazza Roma. Le fiamme si sono levate verso l’alto in pochi minuti, poi è stata avvertita una forte esplosione. In tanti sono scesi in strada, chiedendo subito l’intervento dei soccorsi.

Si contano danni pesantissimi: la mini car è andata completamente distrutta, danneggiati poi a cascata la Bmw e la Stelvio. Danni anche per una Porsche bianca, in sosta sempre nello stesso quadrante,  il cui proprietario però non fa parte dello stesso nucleo familiare. In base ai rilievi effettuati dai vigili del fuoco, l’incendio sarebbe doloso.

Non sono state ritrovate tracce chiare di inneschi, ma i rilievi portano su questa pista. La prima a prendere fuoco è stata la minicar, poi l’incendio si è velocemente propagato. Il padre del 15enne, proprietario della Bmw, appartiene alle forze dell’ordine. Per ora – secondo i carabinieri del Reparto Territoriale che sono al lavoro per chiarire l’accaduto – non ci sarebbero elementi che collegherebbero l’attività lavorativa dell’uomo all’incendio, ma è un elemento da non sottovalutare.

In via Giovanni XXIII ci sono molte telecamere, tutte funzionanti, che puntano proprio verso il luogo dove mercoledì sera è stato appiccato il rogo. Le riprese ora sono al vaglio dei militari che puntano ad intensificare le indagini e a capire cosa sia realmente accaduto.