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Avevano gambizzato un uomo per un debito di droga di mille euro. La Polizia arresta a Fondi due estorsori.

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Avevano gambizzato un uomo per un debito di droga. La Polizia arresta a Fondi due estorsori. Ieri mattina, gli agenti hanno tratto in arresto un pluripregiudicato di 41 anni, già sottoposto alla misura della Sorveglianza Speciale, ed un suo complice, un  52enne. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal Tribunale di Latina. Entrambi gli arrestati sono ritenuti responsabili del ferimento a colpi d’arma da fuoco di un 50enne, per costringerlo a saldare un debito di droga di mille euro; devono rispondere anche dei reati di detenzione e porto abusivo d’arma da fuoco, detenzione e spaccio di droga. La vittima era stata attirata in una trappola, in casa di uno dei due, dove il più giovane lo aveva ferito con due colpi di pistola alle gambe.

Gli arresti sono stati eseguiti dagli agenti della Squadra Mobile di Latina, in collaborazione con il personale dei Commissariati di Polizia di Gaeta e Fondi, in esecuzione all’ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere emessa dal GIP del Tribunale di Latina, dott.ssa Giorgia Castriota, su richiesta del Procuratore Aggiunto Carlo Lasperanza e del Sostituto Procuratore della Repubblica Marco Giancristofaro.

“In particolare, ad esito delle attività di riscontro condotte dagli agenti del Commissariato di Gaeta, insieme a quelli della Squadra Mobile di Latina, sotto la direzione ed il coordinamento della Procura della Repubblica di Latina, – si legge nella nota della Questura di Latina – era possibile stabilire che la vittima, al fine di saldare un debito di circa 1.000 euro, veniva attirato in una trappola presso l’abitazione di uno dei due uomini, dove il più giovane dei due lo feriva con due colpi di pistola alle gambe.

Si rappresenta che il medesimo feritore lo scorso 30 ottobre – precisano dalla Questura – era già stato tratto in arresto del Commissariato di Gaeta in quanto, pur dovendo rispettare l’obbligo di soggiorno a Fondi, lo disattendeva recandosi fuori dal predetto Comune e per questo veniva tradotto presso l’Istituto Penitenziario di Roma – Rebibbia”.

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