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“Avvelenati: storie operaie di ordinaria follia”: questo venerdì ad Aprilia l’assemblea organizzata da “Città degli Alberi” ed “Aprilia Libera”.

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“Avvelenati: storie operaie di ordinaria follia. Ieri/oggi: il piombo tetraetile ad Aprilia e Trento”. Venerdì 11 novembre, alle 16.30, ad Aprilia – presso la Sala del Comitato di Quartiere Primo – si svolgerà l’assemblea organizzata dalle associazioni “Città degli Alberi” e da “Aprilia Libera”. L’incontro sarà l’occasione per riportare alla memoria alcuni drammatici fatti di cronaca avvenuti nell’Italia del boom economico e che hanno avuto come teatro gli stabilimenti che hanno prodotto per decenni l’invenzione più dannosa della storia: il piombo tetraetile, un metallo pesante estremamente tossico. Tra principali impianti che lo hanno prodotto, anche la “Ik” di Aprilia. Verrà proiettato anche il documentario “Sloi, la fabbrica degli invisibili”, in presenza della regista Katia Bernardi.

Sarà possibile seguire l’evento in diretta dalla pagina Facebook della Città degli Alberi.

“Il piombo tetraetile è un metallo pesante estremamente tossico in grado di provocare pesanti ripercussioni sulla salute dell’uomo e dell’ambiente e che è stato utilizzato fino a quando non è stata introdotta la benzina senza piombo. I principali impianti che hanno prodotto il piombo tetraetile in Italia erano 4, tra questi la Sloi di Trento e la Ik di Aprilia.

Se il sito dismesso della Sloi, chiuso dopo un gravissimo incidente avvenuto alla fine degli anni Settanta, è diventato un sito di interesse nazionale (SIN) per l’alta concentrazione di inquinanti, l’impianto di Aprilia – sottolineano le associazioni Città degli Alberi ed Aprilia Libera – è un ricordo sbiadito dal tempo.

Il fine dell’assemblea è quello di aprire un dibattito sulle precarie condizioni degli operai, in anni in cui i temi riguardanti la salute e la sicurezza negli ambienti di lavoro non avevano ancora modificato il mondo dell’industria, le istituzioni e la società.

Lo faremo al termine della proiezione del documentario “Sloi, la fabbrica degli invisibili” prodotto dal Gruppo culturale Uct in collaborazione con la Provincia Autonoma di Trento, la Fondazione Museo Storico del Trentino, con la regista Katia Bernardi che ha ricostruito la storia dell’impianto nato durante il fascismo e che per quarant’anni ha seminato morte tra coloro che vi hanno lavorato”.

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