Giovane capo scout di Terracina accusato di pedofilia. La Procura di Roma chiude l’inchiesta e tra gli atti spuntano nuovi casi di molestie ed anche di estorsione, ed un archivio di file dal contenuto pedopornografico – rinvenuto dalla Polizia Postale sul cellulare e sul tablet dell’imputato – a dir poco impressionante. Si parla di quasi 300 immagini e video, dove comparivano anche bambini di soli 5 anni.
L’imputato, appena 19enne, ai domiciliari dallo scorso mese di luglio, deve rispondere di accuse pesanti: violenza sessuale, atti persecutori, estorsione e detenzione di materiale pedopornografico.
Quattro le vittime accertate, tutte ancora minorenni, tra i 10 ed i 15 anni. Attraverso dei profili social falsi, il 19enne convinceva le vittima a farsi inviare foto intime; poi avanzava richieste estorsive, minacciando di divulgare altrimenti le immagini. Tra le vittime un bimbo di appena 10 anni che sarebbe stato costretto a subire anche atti sessuali.