La carenza dei medici di famiglia ad Aprilia e Cisterna finisce in Senato. L’onorevole Nicola Calandrini di Fratelli d’Italia ha presentato un’interrogazione sul tema chiedendo spiegazioni al Ministro della Salute.
Atto Senato
Interrogazione a risposta scritta 4-06346
presentata da
NICOLA CALANDRINI
giovedì 2 dicembre 2021, seduta n.385
CALANDRINI – Al Ministro della salute. – Premesso che:
Aprilia, città di 74.000 abitanti in provincia di Latina, soffre una gravissima carenza di medici di medicina generale: difatti, secondo i dati rilevati dal Tribunale dei diritti del malato, a fronte dei 48 medici necessari, ve ne sono solamente 40, cui consegue la necessità per circa 2.000 cittadini di spostarsi a Cisterna di Latina, costretti ad accettare di iscriversi presso un medico di medicina generale fuori comune, a circa 25 chilometri da Aprilia;
la crisi di Aprilia è stata ulteriormente acuita dalla sospensione di medici “no vax”;
l’emergenza è stringente altresì per i pediatri, ne necessitano 13 e attivi ve ne sono solamente 11;
tale situazione non è nuova nella provincia di Latina: nei mesi scorsi si è vissuta un’emergenza analoga e tuttora non risolta nei comuni più piccoli ma non meno importanti di Cori e Rocca Massima, alle prese con la carenza di medici di medicina generale a causa di un pensionamento e di un decesso di dottori che prestavano servizio in quei territori, con i pazienti costretti anche in questo caso a spostarsi a Cisterna;
a parere dell’interrogante, l’emergenza che si attraversa nella provincia di Latina ha radici profonde quali la mancata programmazione in merito al ricambio dei medici per raggiunta età pensionabile, trasferimenti eccetera; per normative, regolamenti e concorsi, che, ove fossero stati validi per il passato quando c’era una grande disponibilità di medici non lo sono più allo stato attuale; a causa del numero di accesso chiuso e insufficiente per le facoltà di medicina e chirurgia;
rileva, a tal uopo, istituire un piano di reclutamento innovativo finalizzato alla gestione di emergenze quali quella presente, oltre alla necessità, per le istituzioni competenti, di approfondire le motivazioni che sottendono alla scarsa capacità attrattiva del territorio di Latina per i nuovi, già di per sé scarsi, medici di medicina generale in graduatoria, che prediligono altre sedi;
risulta che, nella situazione descritta, undici dottori di medicina generale di Aprilia abbiano dato disponibilità ad accogliere 300 pazienti in più per sopperire al pensionamento di colleghi che hanno lasciato gli utenti sprovvisti di medico di famiglia;
al momento non è dato sapere quando e se tale estensione sarà ufficializzata. Ai medici resisi disponibili sarebbe stato comunicato che tale aumento del massimale avrebbe una durata massima di 6 mesi e comunque sino all’inserimento di un congruo numero di medici negli elenchi di medici di assistenza primaria con studio principale nel comune di Aprilia;
a parere dell’interrogante, il costante indebolimento dell’offerta sanitaria risulta ancora più grave nell’attuale contesto storico, in cui, al contrario, sarebbe necessario potenziare il numero dei medici e delle strutture sanitarie presenti sul territorio;
l’urgenza di invertire il progressivo impoverimento dell’offerta sanitaria pubblica nella provincia che determina ormai da troppo tempo condizioni di rischio per l’utente, nonostante il costante impegno profuso dagli operatori sanitari a fronte di mezzi, personale e strutture assolutamente insufficienti, appare ancora più necessaria nel contesto territoriale, tanto da meritare attenzione non solo degli organismi regionali competenti, ma anche di quelli nazionali;
non va infine sottaciuto quanto riportato in data 19 novembre 2021 dal quotidiano “La Stampa”: in tutta Italia nei prossimi 7 anni usciranno dal lavoro oltre 27.000 medici, a fronte di solo 8.600 medici in entrata. Nel Lazio la tendenza indica 2.853 medici in uscita e soli 707 in entrata nei prossimi 7 anni, dati che dimostrano come l’emergenza vada ben oltre i confini locali,
si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza della grave situazione descritta e se nell’ambito delle proprie competenze, oltre all’immediata riposta, ma comunque da considerare temporanea, che consiste nell’aumentare il numero di assistiti per ogni medico di medicina generale passando dagli attuali 1.500 a 1.800, visto il progressivo indebolimento dell’offerta sanitaria pubblica nell’area di competenza del comune di Aprilia e di tutta la provincia di Latina, non intenda porre in essere tutti gli atti necessari al fine di invertire tale deriva e potenziare le strutture sanitarie pubbliche nel territorio.