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Cene di lusso a base di champagne senza pagare, vantando legami con i Casamonica: la Mobile di Latina esegue tre arresti.

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Cene di lusso a base di champagne senza pagare, vantando legami con i Casamonica: la Mobile di Latina esegue tre arresti con le accuse di estorsione e tentata estorsione: questa mattina, su disposizione della Procura, la Squadra Mobile di Latina, in collaborazione con i colleghi della Mobile di Roma e del Commissariato Romanina, ha dato esecuzione ad un‘ordinanza di custodia cautelare – emessa dal Gip di Latina, sottoponendo alla custodia in carcere il 46enne Diego Casamonica e agli arresti domiciliari Guido e Marco Casamonica entrambi di 22 anni. Le indagini scaturiscono dalla denuncia di due imprenditori, titolari di un ristorante nella zona del lido di Latina, i quali hanno riferito che, la sera del 9 Marzo scorso, i 3 indagati, dopo essere stati a cena presso il loro locale, tentavano di farsi consegnare del denaro contante, circa 700 euro, vantando la propria appartenenza alla famiglia Casamonica; le vittime, intimorite dalle richieste e dall’atteggiamento del resto del gruppo, non cedevano alle minacce, accettando però che gli indagati andassero via senza pagare il conto della cena, circa 1600 euro.

“In particolare, i predetti, vantando la loro appartenenza alla famiglia Casamonica, e dunque palesando la caratura criminale degli appartenenti a tale sodalizio, si rivolgevano ad uno dei soci ed ai camerieri che avevano servito loro piatti costosi e bottiglie di champagne, e chiedevano provocatoriamente di scendere in cantina a prendere altre bottiglie costose, uscendo poi dal ristorante senza pagare.

Lo stesso comportamento veniva poi posto in essere nei confronti del receptionist di una struttura ricettiva, nelle cui pertinenze è ubicato il ristorante, trovando anche qui la resistenza di un impiegato addetto, il quale si rifiutava di consegnare il denaro presente in cassa che gli era stato richiesto.

Nel corso delle medesime indagini emergeva che quel pomeriggio, gli odierni indagati, si erano trattenuti per varie ore, effettuando diverse consumazioni, all’interno del bistrot nel centro storico di Latina.

Anche in questa circostanza, i predetti indagati, ostentando la propria appartenenza alla famiglia Casamonica, e dunque lasciando implicitamente presagire gravi conseguenze in caso di opposizione allo loro richieste, costringevano il proprietario per farsi consegnare il denaro che questi custodiva in tasca, pari a circa 160 euro, salvo poi allontanarsi senza pagare le consumazioni, cibo e bevande costose, che ammontavano a circa 600 euro.

In tale contesto, – spiegano dalla Questura di Latina – Diego Casamonica rappresentava il suo passato criminale, precisando di essere uscito da due mesi dal carcere, dopo sette anni di permanenza, rivolgendosi alle vittime con fare minaccioso ed intimidatorio.

Gli altri indagati, incensurati, hanno approfittato della fama criminale connessa al cognome che portano e lo stato di soggezione e sudditanza determinato nelle vittime per i comportamenti tenuti dal citato Diego Casamonica. Il procedimento – conclude la nota della Questura di Latina – versa tuttora nella fase delle indagini preliminari, con la conseguenza che per tutti gli indagati vige il principio di presunzione di innocenza”.

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