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Cisterna – Una poesia per Giulia, vince il componimento di Gino Rago

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Sala consiliare piena, domenica scorsa, per la premiazione del concorso letterario “Una poesia per Giulia” giunto alla quarta edizione e ormai un punto di riferimento nel calendario degli eventi artistici cisternesi.
Una mattinata trascorsa tra danze, musica, canzoni, poesie e riconoscimenti letterari per mantenere vivo il ricordo di Giulia Brignone, alla quale è intitolata l’Accademia che ogni due anni si occupa dell’organizzazione del concorso e della premiazione.

La premiazione

Confermato per la presentazione il trio della scorsa edizione composto da Elisa Astri, Giorgia Pellorca e Paolo Fiorito con il coordinamento di Marcello Brignone e la grafica e console di Angelo De Camillis e Andrea Turetta.
A Brignone sono spettati gli “onori di casa”, ad iniziare dal Sindaco Eleonora Della Penna che nel suo saluto ha sottolineato l’importanza che il concetto di Ricordo assume per una comunità, anche grazie a una manifestazione del genere e l’eccezionale livello culturale raggiunto dal Concorso. E’ seguito poi l’intervento della Dirigente Scolastica Patrizia Pochesci dell’Istituto comprensivo Leone Caetani dove è situata la Biblioteca intitolata a Giulia Brignone.

In un tripudio di giallo (colore ufficiale della manifestazione, nonché il preferito di Giulia) si è passati poi alle esecuzioni musicali e canore di Roberto Bartoli ed Eleonora Santoro Cipolla, seguite dall’emozionante momento nel quale è stata diffusa una registrazione della voce della giovane rimasta vittima di un tragico incidente stradale nel 2009.

Il compito della giuria, presieduta da Umberto Pichi, non è stato affatto semplice visti i 3300 scritti pervenuti.

Tra i riconoscimenti particolari sono stati menzionati: Sara Daif (Treviso), Vanessa Caponi (Pistoia), la scuola dell’infanzia Deledda di Bologna, gli alunni della 2° B della scuola secondaria di primo grado di Tiggiano (Lecce), Laura De Marco (Lecce).
Tra i finalisti Maria Grazia Noia (Cosenza), Emma Cardillo (Roma), Marta Formisano (Roma).
Per sottolineare il carattere internazionale che anche quest’anno ha contraddistinto il concorso, sono state nominate le dieci opere più significative giunte dall’estero (Francia, Libano, Argentina, Emirati Arabi Uniti, Svizzera, Thailandia, Brasile, Germania, Polonia, Canada).
Una menzione speciale è stata data alla poesia “Memorie di Cisterna” di Fiorella Brasili, scritta in dialetto cisternese ed interpretata dall’ex Sindaco Antonello Merolla, ampio promotore e sostenitore delle scorse edizioni del concorso.
Tra i 14 finalisti sono state lette le poesie di Emanuela Gizzi (Roma), Flavia Beccia (Roma), Paolo Archimede Ianiri (Cisterna di Latina), anche questa in dialetto cisternese.

In fine la proclamazione dei vincitori: Francesco Di Ruggiero (Monza) si è aggiudicato la quarta posizione con la sua evocativa “Cercarti”; terzo posto per “La Felicità” di Luciano Gentiletti (Rocca Priora), scritta in un romanesco; seconda posizione per Federica Sanguineti (Fondi) con l’attuale e profonda “In questo campo abbandonato”; e primo posto per Gino Rago (Trebisacce) con la vitale ed eloquente “Fatelo sapere alla Regina”.

Ad animare la cerimonia con le loro performance artistiche, oltre a Roberto Bartoli (musica e voce) e Eleonora Santoro Cipolla (voce) anche Valentina Stredini (attrice e doppiatrice) che ha incantato interpretando alcuni scritti di Giulia; Fabio Ramiccia (attore e regista) che ha prestato la sua calda voce per dare forma ai pensieri di Giulia; Martina Zago (ballerina) che ha saputo coniugare la gestualità della danza orientale con la canzone “Always” di Bon Jovi; la giovane Francesca Cortina promettente ballerina di danza classica proveniente dalla scuola Fit Dance 2001 di Maria Grazia Angeletti.

“Le emozioni, come sempre, non sono mancate – commentano gli organizzatori – è impossibile non rimanere affascinati da uno spettacolo artistico del genere, unico e fondamentale nel panorama provinciale e non solo. Non è possibile non rimanere coinvolti emotivamente da Giulia Brignone, dalla sua storia, dalla sua personalità che riesce ad apparire chiara e ammirevole anche a chi non ha avuto il privilegio di conoscerla. Non è possibile non ammirare profondamente i suoi genitori, Marcello Brignone e Geltrude Di Nucci, che fanno così tanto per ricordarla, per farla conoscere, per farla vivere. Sì, vivere: perché nessuno muore finché vive nel ricordo costante e poetico; nessuno muore finché vive nei cuori che ha saputo scaldare e impreziosire”.

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