“Con la positività, notificata sabato scorso, di un paziente dializzato in gestione presso il centro di Priverno, si è aperto, progressivamente, uno specifico cluster immediatamente identificato dall’Azienda ASL anche attraverso l’attivazione dell’USCAR che ha provveduto alla effettuazione dei tamponi e dell’esame sierologico a tutti i pazienti e gli operatori, oltre ai contatti delle persone risultate positive, giungendo, nella giornata di oggi, ad identificare, sullo stesso cluster, tutti i soggetti positivi ponendoli, a seconda delle condizioni cliniche, in regime di ricovero o in isolamento domiciliare. Complessivamente stiamo parlando di 14 persone di cui 4 operatori sanitari del centro di Priverno, 6 pazienti dializzati e 4 contatti familiari. Nonostante la progressione dei numeri in gioco possa far ritenere che sia in atto un’evoluzione del contagio, è bene chiarire che la tempestività dell’azione di individuazione delle situazioni sospette, così come l’intervento diagnostico a tappeto posto in essere, ha inevitabilmente determinato l’innalzamento improvviso dei soggetti positivi che, tuttavia, dovrebbe sostanzialmente fermarsi nei prossimi giorni. A conferma di quanto affermato, va evidenziato che tutti i soggetti positivi sono stati intercettati nella fase iniziale dell’infezione tant’è che le loro condizioni di salute sono considerate buone e nessuno di loro, allo stato, ha ancora sviluppato gli anticorpi. I pazienti ricoverati sono collocati in area COVID ordinaria ad eccezione del primo paziente che si trova in sub-intensiva. L’unità dialisi di Priverno, è stata posta in sicurezza, sia mediante l’effettuazione delle necessarie sanificazioni riguardanti i locali e le attrezzature, sia attraverso l’adozione di protocolli in grado di assicurare il distanziamento dei pazienti durante il trattamento, sia mediante l’utilizzo di dispositivi di protezione individuale. Allo stato, pertanto, non vi sono elementi che fanno ritenere necessario la sospensione dell’attività per i pazienti dializzati risultati negativi agli accertamenti diagnostici. Sono allo studio ulteriori interventi finalizzati, per un periodo di circa due settimane, ad evitare che, qualora ulteriori pazienti dializzati manifestino positività nei prossimi giorni, il contagio possa essere ulteriormente diffuso. Tutti i pazienti dializzati in carico al centro di Priverno, indipendentemente dalla loro condizione di positività o negatività, saranno posti comunque in telemonitoraggio”.