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“Da mesi dilaga l’incuria ad Aprilia”. La Rete dei Cittadini si mette a disposizione del Commissario prefettizio.

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“Da mesi dilaga l’incuria ad Aprilia”. La Rete dei Cittadini si mette a disposizione del Commissario prefettizio per poter fornire supporto e suggerimenti e restituire alla città un po’ di decoro. In una nota “La Rete dei Cittadini per Aprilia” evidenzia i tanti problemi in tema di rifiuti, abbandonati in ogni dove, e sottolinea la mancanza di controlli. “Cresce la piccola criminalità, l’anno scolastico è iniziato all’insegna della mancanza degli scuolabus per i tanti studenti delle periferie e c’è grande incertezza in tutto il settore sociale, come ad esempio – sottolinea la Reti – i molti alunni diversamente abili privati delle preziose assistenti scolastiche. Sarebbe stato auspicabile, – dicono – almeno il mantenimento di uno standard minimo”.

“Girando ogni giorno per le vie della città, – si legge nella nota – come tanti concittadini, non possiamo fare a meno di notare un crescente degrado, con rifiuti abbandonati in ogni dove, nelle periferie e in pieno centro, un degrado figlio certamente di gruppi di incivili, ma anche della mancanza di controlli.

Cresce purtroppo anche la piccola criminalità e con essa la sensazione di poca sicurezza e un senso diffuso di precarietà, accresciuto nelle ultime settimane da un anno scolastico iniziato all’insegna della mancanza degli scuolabus per i tanti studenti delle periferie, per non parlare della grande incertezza in tutto il settore sociale che ora più che mai non riesce a dare risposte alle tante famiglie in stato di bisogno e ai molti alunni diversamente abili privati delle preziose assistenti scolastiche. Questo senso di vulnerabilità e impotenza, si ripercuote purtroppo sul benessere psicofisico di tutti i cittadini di ogni età.

Comprendiamo che ci troviamo in un periodo eccezionale nel quale governa un Commissario Prefettizio al quale non si possono chiedere miracoli, – scrive La Rete dei Cittadini per Aprilia – ma sarebbe stato auspicabile, almeno il mantenimento di uno standard minimo.

Sul settore ambiente oltre a  sentirci rammaricati come tutti gli apriliani per bene, lo siamo ancora di più come rappresentanti di una forza civica che dal 2009 al 2018 si è spesa senza risparmiarsi per portare la raccolta porta a porta su tutto il territorio, garantendo incentivi economici a chi si impegna per la riduzione dei rifiuti (compostaggio, pannolini lavabili, detersivi alla spina…) e per la loro corretta differenziazione (punti sconto all’ecocentro), realizzando decine di giornate ecologiche nelle periferie e istituendo gli ecocentri di quartiere, formando gli Ispettori Ambientali Volontari che potessero dare informazioni sulla corretta raccolta differenziata, abbiamo lasciato l’assessorato dopo aver ottenuto fondi per istituire un centro del riuso nel quale recuperare oggetti ancora utilizzabili sottraendoli alla discarica, abbiamo tenuto convegni a tema e oltre 50 incontri pubblici in tutti i quartieri della città e nelle scuole per illustrare la raccolta porta a porta e le buone pratiche, non a caso Aprilia negli anni ha vinto più volte premi tra i Comuni Ricicloni d’Italia a dimostrazione di una stretta collaborazione tra politica, azienda comunale e cittadini.

Insomma le premesse per  continuare l’ottimo lavoro iniziato nel 2009 c’erano tutte e invece purtroppo negli ultimi anni molte iniziative sono state fatte morire e negli ultimi mesi dilaga l’incuria e Aprilia, che fino a pochi anni fa, era citata come esempio positivo dagli altri territori, ora purtroppo è tristemente vicina a tornare a un brutto passato.

Come cittadini ci sentiamo di chiedere ai tanti apriliani di buon senso di resistere, di non mollare ora, di continuare a fare il bene della città, nonostante gli incivili che ora sembrano avere la meglio, per evitare che il degrado chiami ulteriore degrado.

Come forza politica da sempre attiva in questo settore ci mettiamo a disposizione del Commissario prefettizio per potergli fornire supporto e suggerimenti al fine di restituire alla nostra città il decoro verso il quale si era bene incamminata e che ora pare un miraggio lontano”.

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