Dal 2026 ad Aprilia potrebbe arrivare l’imposta di soggiorno. Le commissarie in cerca di risorse per la Città.
Da gennaio 2026 ad Aprilia potrebbe arrivare l’imposta di soggiorno. Le tre commissarie prefettizie - Vincenza Filippi, Enza Caporale e Rita Guida - in cerca di risorse per finanziare interventi per i...
Da gennaio 2026 ad Aprilia potrebbe arrivare l’imposta di soggiorno. Le tre commissarie prefettizie - Vincenza Filippi, Enza Caporale e Rita Guida - in cerca di risorse per finanziare interventi per il territorio; nelle scorse ore hanno deliberato, con i poteri della Giunta, una proposta di regolamento per avviare il percorso finalizzato all’istituzione dell’imposta (che varierebbe a seconda della classificazione della struttura ricettiva da 1 € a 2,5€ e sarebbe a carico di coloro che non risiedono in città e alloggiano in alberghi, agriturismi, Bed & breakfast e residenze turistiche). Il prossimo passo sarà aprire un confronto, tramite l’Ufficio Tributi, con le associazioni di categoria ed i titolari delle strutture ricettive di Aprilia. La bozza di regolamento, dopo il confronto, verrà nuovamente posta all’attenzione della Commissione Straordinaria, per l’istituzione dell’imposta di soggiorno e la sua definitiva approvazione. Il Regolamento, a quel punto, sarà valido dal 1° gennaio 2026.
“Il relativo gettito - si legge nella delibera - sarà destinato a finanziare interventi in materia di turismo, compresi quelli a sostegno delle strutture ricettive, nonché interventi di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali ed ambientali locali e dei relativi servizi pubblici locali, nonché i costi relativi al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti”.
Per strutture ricettive si intendono tutte le strutture alberghiere, extralberghiere ed all'aperto che offrono alloggio. Rientrano tra queste a titolo esemplificativo e non esaustivo:
- Alberghi
- Residenze turistico-alberghiere
- Affittacamere
- Bed & breakfast
- Agriturismi
- Campeggi
- Villaggi Turistici
- Aree di sosta
- Casa per ferie
- Case e appartamenti per vacanze
Alcuni stralci della delibera:
“Considerato che il D. Lgs. 14 marzo 2011, n. 23 “Disposizioni in materia di federalismo Fiscale Municipale”, all’art. 4 - si legge nella delibera - prevede la possibilità per i comuni capoluogo di provincia, le unioni di comuni nonché i comuni inclusi negli elenchi regionali delle località turistiche o città d'arte di istituire, con deliberazione del consiglio, un'imposta di soggiorno a carico di coloro che alloggiano nelle strutture ricettive situate sul proprio territorio, da applicare, secondo criteri di gradualità in proporzione al prezzo, sino a 5 euro per notte di soggiorno.
Dato atto che, ai sensi del succitato articolo i comuni, sentite le associazioni maggiormente rappresentative dei titolari delle strutture ricettive, con proprio regolamento da adottare ai sensi dell'articolo 52 del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446, “hanno la facoltà di disporre ulteriori modalità applicative del tributo, nonché di prevedere esenzioni e riduzioni per particolari fattispecie o per determinati periodi di tempo”.
Preso atto che la legge Regione Lazio 22 ottobre 2018, n. 7, all’art. 29, apportando modifiche alla legge regionale n. 13/2007, ha introdotto l’art. 5 bis, “(Elenco regionale delle località turistiche). Sono comuni turistici, ai fini di cui all’articolo 4 del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23 (Disposizioni in materia di federalismo Fiscale Municipale) e successive modifiche, tutti i comuni della Regione".
Dato altresì atto che, in caso di istituzione dell’imposta di soggiorno, ai sensi del già richiamato art. 4, il relativo gettito è destinato a finanziare interventi in materia di turismo, ivi compresi quelli a sostegno delle strutture ricettive, nonché interventi di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali ed ambientali locali e dei relativi servizi pubblici locali, nonché i costi relativi al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti;
Considerato, pertanto, che l’istituzione dell’imposta di soggiorno può costituire un’opportunità aggiuntiva di finanziamento degli interventi a sostegno del turismo e di recupero dei beni culturali e ambientali che ogni amministrazione può valutare al fine di contribuire alla valorizzazione del territorio.
Ritenuto opportuno, per quanto sopra espresso, avviare il percorso finalizzato all’istituzione dell’imposta di soggiorno, da applicare a coloro che alloggiano nelle strutture ricettive ubicate nel territorio del Comune di Aprilia”.