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De Rossi, l’eroe dei due mondi

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Nella storia recente del calcio italiano, sono pochi i calciatori a portare dentro di sé l’amore e l’identificazione totale per un club. Dopo Paolo Maldini e Francesco Totti, Daniele De Rossi è stato l’ultimo a essere totalmente accostato a una sola squadra, in questo caso la Roma. Il nativo di Ostia, cresciuto in un ambiente totalmente romanista, ha avuto la maglia giallorossa come una seconda pelle fino alla fine della sua carriera, o quasi, perché la sua curiosità e la sua ambizione lo hanno spinto a effettuare una scelta insolita, ossia quella di attraversare l’Atlantico per concludere la sua carriera nel Boca Juniors.

Dopo aver militato fino al maggio del 2019 nella sua Roma, una delle squadre con più opzione di finire tra le prime quattro nel campionato di Serie A, secondo le più attuali quote delle scommesse sul calcio online, De Rossi aveva deciso di provare un’avventura mai realizzata da un europeo che aveva giocato nell’élite del vecchio continente. Innamorato del calcio argentino fin da piccolo per via di Diego Armando Maradona, il centrocampista ostiense aveva da sempre voluto sperimentare qualcosa di nuovo, spinto da un’irrefrenabile voglia di conoscere e da stimoli difficilmente riscontrabili in altri calciatori della sua generazione. 

Dopo aver giocato per quasi vent’anni nella prima squadra del club giallorosso, De Rossi ha dunque voluto provare un’altra emozione, andando a far parte di un calcio molto diverso da quello europeo ma nel quale ha ricercato la passione della gente, qualcosa che non ha mai nascosto al momento di firmare per il Boca nell’estate del 2019. Nonostante le sue condizioni fisiche non fossero delle migliori, la sua voglia di vivere un’avventura in un club mitico e l’amicizia con l’allora direttore sportivo del club bonaerense Nicolas Burdisso hanno permesso il matrimonio.

In questo modo il centrocampista classe 1983 è diventato definitivamente l’eroe dei due mondi del pallone. Dopo una carriera alla Roma nella quale ha dimostrato abnegazione e impegno assoluti, baciando lo scudo di una maglia con la quale ha conquistato due coppe Italia e ha sfiorato lo Scudetto in varie occasioni. Nonostante un legame totale con il club del suo cuore fin da bambino, la voglia di salire le scale della Bombonera, lo stadio del Boca Juniors, è stata più grande di quella di vestire solo una maglia in tutta la sua carriera. 

De Rossi, che con la nazionale italiana ha vinto il mondiale del 2006 segnando uno dei rigori nella finale contro la Francia, ha collezionato in azzurro ben 117 presenze totali, che lo rendono il quarto giocatore di sempre per partite con gli azzurri. Non va dimenticato, inoltre, che con 21 reti messe a segno è il giocatore non attaccante ad aver segnato più goal con la nazionale tricolore.

Da Roma a Buenos Aires, passando per il trionfo con l’Italia a Berlino, De Rossi ha dimostrato non solo di essere un grande calciatore ma anche di vivere e sentire il calcio con una passione e un trasporto fuori dal comune. 

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