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Depuratore di via del Campo, “L’ordinanza per Acqualatina da revocare”

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Troppa confusione sui lavori per completare il depuratore di via del Campo ad Aprilia. A sollevare nuove polemiche Alessandro Mammucari di MovAp che chiede al sindaco Terra chiarezza su quanto si sta facendo per far ripartire i cantieri fermi da anni. “Il primo cittadino – spiega Mammucari – da un lato si schiera contro Acqualatina, dall’altra invece gli riconosce le ampie capacità per poter completare i lavori del depuratore. La battaglia per l’acqua bene comune subisce oggi un forte schiaffo”.

“ACQUALATINA UN’ORDINANZA DA REVOCARE”

Ciò che colpisce dell’ordinanza n. 426 del 07 novembre 2018 è il riconoscimento esplicito da parte del Sindaco Antonio Terra della società Acqualatina, quale gestore del servizio idrico integrato, in grado di possedere le competenze tecniche e le capacità economiche per procedere in maniera diretta all’esecuzione di tutte le opere necessarie per completare l’ampliamento del depuratore di via del Campo.

In altre parole Acqualatina in qualità di gestore del servizio idrico può, grazie ad un atto del primo cittadino, completare l’importante opera di adeguamento del depuratore di via del campo, ma Acqualatina,  ed è bene ricordarlo, è quella società nei cui confronti il Consiglio Comunale di Aprilia non ha mai riconosciuto il ruolo di gestore del servizio idrico perché non ha mai ratificato la convenzione di gestione, anzi in più occasioni quell’atto è stato dichiarato illegittimo, perché contenente disposizioni illegittime comportanti immotivati vantaggi a favore della stessa società.

Pertanto si fa un atto in cui si ordina alla società Acqualatina, dotato di ampie capacità (secondo l’amministrazione), di completare dei lavori importanti di adeguamento del depuratore di via del Campo in virtù di una qualità quella di gestore del servizio idrico a cui mai il Consiglio Comunale di Aprilia ha riconosciuto tale qualità. Tecnicamente discutibile e politicamente incettabile quanto fatto perché oggi si pone in essere il più evidente “fatto concludente” di riconoscimento della qualità di gestore del servizio idrico della società Acqualatina da parte della nostra amministrazione.

La battaglia per l’acqua bene comune subisce oggi un forte schiaffo da un atto del sindaco Antonio Terra giustificato da pericolosi danni per l’ambiente disconoscendo anni di lotte. Cosa rimane della delibera del Consiglio Comunale n. 21 del 21 aprile 2010 con la quale partendo dalla mancata stipula della convenzione di gestione e delle varie pronunce dei giudici la massima assisi del nostro comune dichiarava la volontà di non lasciar proseguire al gestione ad Acqualatina ritenuta, allora, non legittimata allo svolgimento di tale funzione e pertanto deliberava l’immediata restituzione di tutti gli impianti e la gestione in proprio del servizio idrico. Di quel atto poco rimane visto che oggi, non solo Acqualatina non ha restituito neanche mezzo impianto, ma addirittura riconoscendola quale soggetto legittimato la si incarica di farne di nuovi cosa grave da un punto di vista amministrativo perché si contraddice un atto di indirizzo del consiglio comunale e politico perché si mette in un cassetto la battaglia sul ritorno ad una gestione pubblica del bene acqua.

Come MovAp chiediamo che venga ritirata al più presto l’ordinanza del sindaco perché Acqualatina non è per noi legittimata a completare l’opera in quanto non rappresenta il gestore del servizio idrico nel nostro territorio come più volte deliberato dal Consiglio Comunale.

 

ALESSANDRO MAMMUCARI – MovAp

 

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