Discarica a Sant’Apollonia ad Aprilia: il comitato spontaneo di via Scrivia dice di “no” ancora una volta al progetto e ribadisce: “I campionamenti effettuati con l’Arpa l’11 e 12 dicembre non hanno riscontrato la presenza di rifiuti interrati”. Un fatto però già noto, perché i rifiuti non erano nell’area sotto esame – ovvero il sito Uno – ma nell’area adiacente dove infatti era già stata riscontrata una contaminazione. “L’attività di indagine espletata – sostiene il Comitato di via Scrivia – è lontana da un’attività di caratterizzazione del sito, ora necessaria. Ribadiamo inoltre che ci sono dei fondi del Pnrr, ben 14 milioni di euro, che possono essere utilizzati per la bonifica di aree dove si trovano rifiuti. IN queste aree inoltre non è possibile realizzare ulteriori impianti, come già è accaduto dopo il diniego al progetto di La gogna. Ora c’è un privato che prosegue per la sua strada e contro cui noi ci stiamo muovendo”.
Il Comitato di via Scrivia ha presentato un dossier con le osservazioni contro la realizzazione della discarica. Un dossier molto dettagliato che traccia punto dopo punto le motivazioni del “no” al progetto della Frales e soprattutto racconta la storia di quel terreno in località Sant’Apollonia: “Siamo a disposizione delle istituzioni per poter aiutare i tecnici ad individuare i rifiuti – spiega il comitato di via Scrivia – i nostri concittadini conoscono bene ogni centimetro di quel suolo. Inoltre chiediamo subito trasparenza negli atti e nei provvedimenti adottati. Inutile fare un sopralluogo se già si sapeva di non trovare rifiuti interrati, bisogna indagare in altre parti del sito e noi possiamo aiutare a farlo”. Una nota con la denuncia di tutto quanto è stata inviata all’Arpa, alla Sogesid, alla Regione Lazio e al Comune di Aprilia.
Dopo l’ultimo tavolo tecnico regionale sulla questione si attende una nuova convocazione della Conferenza dei Sindaci. La data si fa attendere.