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Discarica Aprilia, la Asl: “Serve bonifica, approfondire ogni aspetto per tutela residenti”

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Discarica a Sant’Apollonia: la Asl di Latina invia nuove osservazioni confermando la necessità di una bonifica  e di fatto sostenendo le tesi dei residenti e del comitato di via Scrivia: <Ci sembra il minimo – spiega la referente Francesca Romana Tintori – ci sono 14 milioni di euro nel pnrr per la bonifica che scadranno nel 2026 e che rappresentano un’opportunità unica per Aprilia perché si potranno ottenere le somme utili per intervenire rimuovendo i rifiuti interrati a La gogna e in via Scrivia>. La Asl di Latina ha inviato alla Regione Lazio una relazione nella quale si chiariscono – per quanto riguarda la questione igienico sanitaria – alcune criticità dell’area interessata dal progetto, esprimendosi nello stesso modo in relazione alle osservazioni del progetto di discarica della vicina via Savuto a La Gogna, su cui poi la Regione diede parere negativo. <Il sito individuato – dice la Asl – si trova a meno di mille metri di distanza dai nuclei spontanei oggetti di perimetrazione del Comune e da meno di 500 metri dalle case sparse. L’area di Sant’Apollonia è oggetto di uno specifico finanziamento per la bonifica. Inoltre – dice la Asl confermando quanto già espresso dal comitato di via Scrivia – gli invasi interessati sono vicini ad altri invasi già utilizzati come discarica remota per cui è necessario procedere senza indugio alla bonifica>. A tutto questo si aggiungono le condizioni difficili di viabilità perché dal punto di vista sanitario, un aumento del traffico potrebbe creare disagi ai residenti. La Asl specifica che bisognerà comunque approfondire gli aspetti di mitigazione ambientale legati agli effetti olfattivi derivanti dalla gestione della discarica e del percolato che ne deriverà. Tutti elementi che potrebbero esporre la popolazione ad episodi di insalubrità. Torna a dare battaglia dunque il comitato spontaneo di via Scrivia: <Anche la Asl ci dà ragione l’area scelta dalla Frales per la discarica deve essere bonificata – dice di nuovo Francesca Romana Tintori – non può nascere un nuovo sito di stoccaggio. La tutela dei cittadini deve venire prima di tutto, attendiamo ora risposte dalla regione>. 

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