Dottoressa aggredita da un paziente ubriaco al pronto soccorso dell’ospedale di Frascati. La solidarietà della Asl Roma6 e del Sindaco, Francesca Sbardella, per quanto accaduto un paio di notti fa al “San Sebastiano”. La dottoressa Sabina Guarino – aggredita e ferita al volto da un paziente che ha dato in escandescenza in sala d’attesa – ha comunque terminato il suo turno di lavoro. “Solidarietà e gratitudine per il suo senso del dovere” ha commentato il Direttore Sanitario della Asl Roma6, Vincenzo Carlo La Regina.

“Esprimo la mia più sincera ammirazione e gratitudine alla dottoressa Sabina Guarino – ha proseguito La Regina – per il grande senso di comunità e del dovere dimostrato. Nonostante l’aggressione subita e le ferite riportate, ha portato a termine il suo turno di servizio, garantendo assistenza ai pazienti. Un esempio encomiabile di dedizione professionale”.
La Sindaca di Frascati, Francesca Sbardella, ha espresso la più ferma condanna per l’aggressione subita dalla dottoressa.
“Esprimo, a nome mio e di tutta l’Amministrazione Comunale, la più ferma condanna per l’aggressione subita dalla dottoressa in servizio presso l’ospedale San Sebastiano di Frascati, – scrive in un post sui social – vittima di un atto inaccettabile di violenza nello svolgimento del suo prezioso lavoro al servizio della nostra comunità. A lei, e a tutto il personale sanitario che opera quotidianamente con dedizione, professionalità e senso del dovere, va la mia solidarietà e vicinanza.
Episodi come questo non possono essere assolutamente tollerati, ancora più gravi quando a farne le spese sono i medici che operano all’interno delle strutture sanitarie e che ogni giorno si impegnano senza sosta per garantire ai territori un servizio di importanza critica per tutti.
Voglio ringraziare l’Ospedale San Sebastiano e tutti i medici e il personale sanitario per il lavoro che svolgono per Frascati e per tutti i comuni limitrofi e le forze dell’ordine che con il loro tempestivo intervento hanno evitato conseguenze più gravi per la dottoressa coinvolta, per i pazienti e per tutto l’ospedale”.