Evasione fiscale, la Guardia di Finanza della Compagnia di Nettuno sequestra beni del valore di oltre 460mila euro ad un imprenditore di Anzio. Disponibilità finanziarie, partecipazioni azionarie, automezzi e beni di lusso, come un Rolex del valore di oltre 10mila euro, sono stati sequestrati dalle fiamme gialle ad un imprenditore attivo nel settore pubblicitario che conduceva un altissimo stile di vita, a fronte di redditi dichiarati estremamente bassi. Il sequestro è avvenuto in esecuzione di un decreto emesso dal Gip del Tribunale di Velletri, su richiesta della Procura. Nell’arco di 7 anni l’imprenditore aveva omesso di dichiarare tra l’80% e l’85% dei propri reali guadagni.



“Il provvedimento arriva al termine delle indagini delle della Compagnia di Nettuno, che hanno individuato l’imprenditore quale soggetto fiscalmente sospetto.
L’analisi delle banche dati e il controllo dei conti correnti riconducibili al professionista hanno permesso la scoperta di ingenti redditi non dichiarati, con un’evasione fiscale complessiva superiore a un milione di euro nell’arco di sette anni. Durante questo periodo, il soggetto aveva omesso di dichiarare tra l’80% e l’85% dei propri reali guadagni.
“L’imprenditore è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Velletri per reati tributari e il G.I.P., accogliendo la ricostruzione patrimoniale della Guardia di Finanza, ha disposto il sequestro preventivo finalizzato alla confisca obbligatoria – anche per equivalente – fino alla concorrenza dell’importo di 465.000 euro.
Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati saldi di conti correnti, due autovetture di proprietà dell’indagato e partecipazioni azionarie da lui detenute. Inoltre, durante la perquisizione dell’abitazione, è stato rinvenuto e sequestrato un orologio Rolex del valore di oltre 10.000 euro, acquistato con proventi dell’evasione.
L’operazione si inserisce nel più ampio impegno della Guardia di Finanza e dell’Autorità Giudiziaria nella lotta all’evasione fiscale, fenomeno che altera la concorrenza, ostacola lo sviluppo economico e incide negativamente sulla fiducia tra Stato e cittadini”.