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Fondi – Minaccia e rinchiude il padre in casa per farsi consegnare i soldi per comprare la droga

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FONDI – “Se non mi dai i soldi ti faccio a pezzi”: minaccia pesantemente il padre e lo aggredisce quando si rifiuta di dargli il denaro che sarebbe servito a comprare lo stupefacente. Gli agenti del Commissariato di Fondi hanno arrestato in flagranza un 33enne con precedenti, per reati di maltrattamenti in famiglia, minaccia, atti persecutori, lesioni personali ed estorsione.

E’ accaduto ieri sera. In particolare gli agenti della  Squadra Volante e della Polizia Giudiziaria erano intervenuti presso un’abitazione, per la segnalazione di un uomo che lamentava di essere stato minacciato dal figlio che  pretendeva del denaro. Giunti sul posto, provavano più volte a citofonare, senza tuttavia ottenere risposta. L’uomo che aveva effettuato la segnalazione veniva quindi ricontattato telefonicamente e riferiva di non poter aprire il portone di casa in quanto il figlio lo aveva chiuso in una stanza, bloccando la porta. Dopo qualche istante, dal portone dello stabile, uscivano precipitosamente due persone di giovane età che alla vista del personale del Commissariato tentavano di eludere il controllo, ma venivano bloccati e identificati rispettivamente nell’arrestato e in un suo amico, risultato poi estraneo ai fatti.

In sede di denuncia il genitore riferiva che poco prima della richiesta del nostro intervento, suo figlio avanzava in malo modo la richiesta di 40,00 euro che gli negava, perché ben coscio che tale denaro sarebbe servito per comperare dello stupefacente. A tale diniego, il figlio minacciava pesantemente il padre con la seguente frase: “se non mi dai i soldi ti faccio a pezzi”. Aggiungeva inoltre che il figlio da circa 15 giorni lo stava taglieggiando, estorcendogli del denaro e che negli ultimi due giorni lo aveva costretto a consegnargli ben 900,00 euro in quanto, come già rappresentato in altra analoga denuncia risalente all’anno scorso, il figlio risulta essere tossicodipendente da molti anni e quando è in preda a crisi di astinenza, anche in maniera molto violenta, pretende da lui somme di denaro.

Da successivi accertamenti, si acclarava che il T. M. era stato nell’anno 2018 destinatario della misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare, per i reati di maltrattamenti in famiglia, ed estorsione ed era stato condannato con sentenza divenuta definitiva in data 09/04/2021, ad anni 3 e mesi 5 di reclusione con pena sospesa.

Sulla base degli elementi raccolti, dopo aver informato il Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Latina Dott.ssa D. Monsurrò, T. M. veniva tratto in arresto per i reati descritti e condotto presso la Casa Circondariale di Lanciano (CH) in attesa dell’udienza di convalida.

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