"Giustizia per Chico Forti", approvata in Consiglio ad Aprilia la mozione

Il Consiglio Comunale di Aprilia nell’assise di oggi, martedì 9 giugno, ha approvato all’unanimità con 17 voti favorevoli la mozione presentata dal Gruppo consiliare Unione Civica con i consiglieri Mo...

A cura di Redazione
09 giugno 2020 18:08
"Giustizia per Chico Forti", approvata in Consiglio ad Aprilia la mozione -
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Il Consiglio Comunale di Aprilia nell’assise di oggi, martedì 9 giugno, ha approvato all’unanimità con 17 voti favorevoli la mozione presentata dal Gruppo consiliare Unione Civica con i consiglieri Moroni e Bartolomeotti  “Giustizia per Chico Forti’’ impegnando il Sindaco e la Giunta a sollecitare gli organi competenti del Governo affinché mantengano alti gli sforzi diplomatici per pretendere che Enrico Forti abbia la possibilità di avere giustizia mediante la celebrazione di un nuovo processo. Sarà inoltre esposto sul palazzo comunale uno striscione con la dicitura “Giustizia per Chico Forti’’. 

“Nel 2019, - commenta il team L’Onda di Chico -svariati gruppi di persone hanno spontaneamente iniziato a riunirsi nelle proprie città, con l’intento di diffondere il più possibile il messaggio, che in questa iniziativa diventa “Giustizia per Chico”.

Tutta l’Italia ormai si sta mobilitando per il caso di Chico Forti. Persone comuni che investono il loro tempo e le loro energie per sensibilizzare l’opinione pubblica e diventare la voce di Chico. Grazie al loro impegno, in moltissime città sono stati distribuiti e affissi striscioni, cartelloni e locandine de L’Onda di Chico. È stata anche composta una canzone e uno spot è stato trasmesso nelle radio e nelle sale cinematografiche.

A chiunque potrebbe capitare di trovarsi nei panni di Chico Forti, aiutaci a sostenere la sua causa e a riportarlo in Italia.

Ringrazio tutti i colleghi consiglieri comunali per la sensibilità mostrata su un tema così delicato come quello trattato, afferma il capo gruppo Marco Moroni. Aprilia è sempre stata una città sensibile verso le persone in difficoltà”.

Chi è Chico Forti? 

Enrico Forti, detto Chico, è un italiano condannato all’ergastolo negli Stati Uniti d’America. Da allora si trova in un carcere di massima sicurezza a Miami per un crimine che dichiara di non aver mai commesso e, nonostante vent’anni di reclusione, non smette di proclamare la sua innocenza.

Tutto ha inizio quando Chico Forti partecipa al quiz televisivo Telemike, vincendo una cospicua somma di denaro. Con questa vincita, due anni dopo, decide di inseguire il suo sogno americano e si trasferisce negli Stati Uniti dove continua la sua attività di film-maker e produttore televisivo. Di lì a poco conosce la sua seconda moglie, dalla quale avrà tre figli: Savannah, Jenna e Francesco.

In quel periodo le cose per lui vanno a gonfie vele e in poco tempo riesce a trasferirsi in un esclusivo complesso residenziale di Miami: Williams Island. Decide inoltre di intraprendere attività imprenditoriale parallela, questa volta nel settore immobiliare, specializzandosi nella compravendita di appartamenti di lusso. Tutto sembra perfetto ma, ironia della sorte, l’arrivo di Chico a Williams Island segnerà l’inizio della sua triste vicenda, poiché qui entrerà in contatto con le persone sbagliate. La sua vita, infatti, viene improvvisamente sconvolta quando, nel febbraio del 1998, viene trovato morto Dale Pike, figlio di Tony Pike, dal quale Chico stava acquistando il Pikes Hotel di Ibiza. Per quell’omicidio, il 15 giugno del 2000, Chico viene condannato all’ergastolo da una giuria popolare, senza alcuna prova forense oggettiva e dopo un processo durato soltanto diciotto giorni! La sua condanna, però, non è stata emessa “al di là di ogni ragionevole dubbio”, anzi, sul verdetto di colpevolezza i dubbi sono numerosi, fondati su una lunga serie di omissioni, errori, scorrettezze e approssimazioni da parte della polizia di Miami, iniziati con il ritrovamento del cadavere e proseguiti durante tutto il corso dell’iter giudiziario.

A sostenere Chico in tutti questi anni, oltre alla sua “mamma roccia” Maria, oggi novantaduenne, ci sono i suoi tre figli, lo zio Gianni Forti con Wilma e il suo amico del cuore Roberto Fodde.

Tantissimi amici, artisti e personaggi dello spettacolo hanno parlato della sua vicenda per tenere viva l’attenzione mediatica, nella speranza che presto Chico possa rientrare in Italia da uomo libero.

Negli ultimi mesi, grazie ai servizi de Le Iene, in Italia si è creato un forte coinvolgimento dell’opinione pubblica. In seguito a questo interessamento, la pagina Facebook Chico Forti ha lanciato l’idea di affiggere le prime locandine “Liberate Chico” nelle attività commerciali e sulle auto. In poco tempo la solidarietà cresce al punto che si decide di dare un nome a tutte queste iniziative e nasce così L’Onda di Chico,facendo un chiaro riferimento al suo passato nel mondo del Windsurf.

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