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Il cordoglio di “Un ricordo per la Pace” per la scomparsa di Harry Shindler

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Cordoglio per la scomparsa del cacciatore di ricordi e ultimo veterano dello Sbarco di Anzio, Harry Shindler. L’associazione “Un ricordo per la Pace” di Aprilia – con cui ha collaborato per anni – gli rende omaggio ancora una volta: “Abbiamo condiviso tante iniziative – dice Elisa Bonacini – ricordo il suo sostegno a realizzare un museo in centro ad Aprilia per la collezione di reperti bellici della seconda guerra mondiale a cui la nostra associazione ambisce da anni”.

IL CORDOGLIO DI “UN RICORDO PER LA PACE” PER LA SCOMPARSA DI HARRY SHINDLER, ULTIMOVETERANO DELLO SBARCO DI ANZIO

Harry Shindler era probabilmente l’ultimo tra i soldati alleati viventi che avevano combattuto nella Guerra di Liberazione in Italia. Si è spento il 21  febbraio scorso all’età di 101 anni nella sua abitazione in Porto d’Ascoli (AP). Nato a Londra il 17 luglio 1921 era rappresentante in Italia dell’ITALY STAR ASSOCIATION 1943- 1945, l’associazione dei reduci britannici della Campagna d’Italia durante la seconda guerra mondiale.

A partire dal 2012 molte erano state le iniziative condivise con l’associazione apriliana “Un ricordo per la pace”, tra cui le proposte al Comune di Aprilia di istituire una data commemorativa della Battaglia e della Liberazione di Aprilia e quella di realizzare un monumento in Memoria dei Caduti senza sepoltura del 1944 tra cui il Tenente dei Fucilieri Britannici Eric Fletcher Waters, disperso nei combattimenti ad Aprilia il 18 febbraio 1944. Entrambe le proposte sono state accolte positivamente.

UNA LUNGA VITA A COMBATTERE PER LA LIBERTÀ E I DIRITTI CIVILI

Partito militare a soli 20 anni  Harry Shindler aveva partecipato alle operazioni che seguirono lo “Sbarco di Anzio” (“operation shingle”) ed alla Liberazione di Roma.

Era un soldato semplice nel Reggimento Royal Electrical and Mechanical Engineers e sbarcò ad Anzio, proveniente da Napoli,  il 24 gennaio 1944.

Quella che si pensava fosse “una passeggiata” verso la Capitale divenne un tragico conflitto durato ben cinque mesi con migliaia e migliaia di morti.

In seguito Shindler risalì l’Italia arrivando a Firenze e lungo la “linea gotica” fino  a Trieste.

Residente da molti anni in Italia, Shindler trascorreva il  tempo a rendere onore e memoria ai compagni che avevano perso la vita in guerra, ricomponendo con pazienza certosina tasselli di storia dimenticata. Nel corso della sua attività ha promosso la realizzazione di monumenti, risposto a migliaia di lettere di parenti di soldatiscomparsi in guerra impegnandosi nel ritrovare il luogo di sepoltura e consentire loro di “portare un fiore sulla tomba”.

Nel 2014 clamore mondiale assunse ilsuo contributo nel ritrovamento del luogo di morte del padre della rockstar Roger Waters, il Fuciliere britannico Eric Fletcher Waters, che perse la vita il 18 febbraio 1944  nei combattimenti nei pressi del fosso della Moletta ad Aprilia.

Una grande amicizia lo legava da allora al cantante che per ringraziarlogli fece dono di una poesia inedita scritta in ricordo del padre : “Un solo fiume”e volle perfino partecipare al suo 95esimo compleanno.

La  lunga battaglia per il diritto al voto dei britannici espatriati da oltre 15 anni lo vide vittorioso nel 2021 e la “legge Shindler” permetterà il diritto di voto ad oltre 5 milioni di britannici residenti all’estero.

Per la sua lodevole attività di alto valore civileShindler era stato insignito delle più importanti onorificenze del Regno Unito: “M.B.E.”( Membro dell’Ordine dell’Impero Britannico) nel 2014 e  nel 2021 “OBE” (Eccellentissimo Ordine dell’Impero Britannico), antico Ordine cavalleresco istituito da Re Giorgio V.

IL CORDOGLIO DI ELISA BONACINI, PRESIDENTE DI “UN RICORDO PER LA PACE”

“È  con immensa tristezza che ho appreso della scomparsa dell’amico, il veterano dell’esercito britannico  Harry Shindler. E mi spiace per motivi di salute non aver potuto partecipare ai funerali.

Ricordo con nostalgia tutti gli eventi che lo hanno visto presente ad Anzio e  quelliche abbiamo condiviso ad Aprilia, la mia città. In particolare ricordo il suo entusiasmo nel sostenere il nostro progetto  “Museo Per La Pace nel centro di  Aprilia”  in cui avrebbe trovato collocazione la collezione di mio fratello Ostilio Bonacini sulla seconda guerra mondiale affidata alla città di Aprilia per finalità museali.

Nell’aprile 2013 aveva presenziato, ospite d’onore, all’inaugurazione dell’esposizione “Un ricordo per la pace”  sul tema “Aprilia in guerra: La Battaglia di Aprilia”con sede temporanea presso l’ auditorium  dell I.I.S. “Carlo e Nello Rosselli”(ora di competenza del Liceo “A.Meucci”). Aveva voluto fare dono dei suoi  gradi di  soldato semplice e  di alcuni cimeli di guerra, promuovendo le donazioni  di altri reduci britannici per il “museo di Aprilia”, materiale  che è esposto nelle teche della  mostra.

Indelebili poi le emozioni per come fortuitamente, quasiin un romanzo, si potè concretizzare nel 2014 l’evento Roger Waters ad Aprilia per l’inaugurazione dei due Monumenti in ricordo del padre Eric scomparso nei combattimenti ad Aprilia nei pressi di un affluente della Moletta.

Il luogo della morte venne identificato grazie a Shindler che si  era impegnato per il ritrovamento della documentazione militare negli archivi britannici. Orgogliosa di aver condiviso la proposta dei memoriali con Harry e aver dato il mio contributo e quello della mia associazione perché tutto andasse nel migliore dei modi.

“Con Harry Shindler – continua Bonacini- se ne va un pezzo della storia dell’Associazione “Un ricordo per la Pace”. Era un punto di riferimento importantissimo nella nostra attività di memoria.

Per me un po’ come la Regina Elisabetta. Personaggi così pensi che non muoiano mai.

L’avevo sentito telefonicamente il 16 febbraio. Si era ripreso dalla caduta del mese scorso per cui si era risvegliato in ospedale con”14 punti sulla testa”, mi aveva detto.

Impossibilitato a presenziare per ovvi motivi, avevamo concordato insieme il messaggio per la consueta cerimonia annuale al Memoriale Waters e Caduti senza sepoltura: la sua era un’attenzione specialeper i ragazzi, le giovani generazioni. Ci teneva poi che il suo nome non mancasse mai nell’omaggio floreale.

Nulla faceva presagire che da lì a pochi giorni sarebbe accaduto l’irreparabile.

Ora siamo più soli, ancora più sta a noi ed alle generazioni che verranno l’impegno di proseguire il suo cammino, ricordare i suoi compagni, chi ha perso la vita per la libertà e la democrazia. Lottare senza arrenderci mai per un mondo giusto,senza più guerre.

Grazie Harry! Che la terra ti sia lieve. Riposa in pace.”

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