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Il Lazio torna oggi in zona Arancione e da questo mercoledì si rientra a scuola.

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Il Lazio da oggi è tornato in zona Arancione e da domani, mercoledì 7 aprile, si rientra anche a scuola. Ecco le regole che da oggi tornano in vigore, dopo il weekend di Pasqua. Anche in zona arancione, saranno vietati gli spostamenti fuori dal proprio Comune, salvo per motivi di lavori o di necessità. Bar e ristoranti sino alle 22.00 potranno effettuare solo servizio a domicilio, mentre ai bar sino alle 18.00 è consentito anche l’asporto. Negozi ed attività commerciali aperte; nei festivi e prefestivi restano chiusi i centri commerciali. Chiusi musei e mostre ed i servizi biblioteche saranno attivi solo su prenotazione. Resta il coprifuoco tra le 5.00 e le 22.00. Per visite ad amici e parenti è consentito lo spostamento al massimo di due persone che potranno essere accompagnate da minori di 14 anni o disabili conviventi. Per quanto riguarda le scuole, da domani, mercoledì 7 aprile, nidi ed infanzia, primarie e medie in presenza. Per le superiori, in presenza dal 50 al 75%, il resto in dad.

Con un messaggio, l’assessore regionale al Lavoro, Scuola e Formazione, Claudio Di Berardino, ha esortato a continuare a tenere alta l’attenzione. Rientrano in classe gli alunni degli istituti di infanzia, primaria, secondaria di primo grado ed anche alunni della scuole superiori che torneranno a svolgere le lezioni al 50% in presenza e l’altra metà in dad. “A tutti la raccomandazione sul mantenimento dei corretti comportamenti, – ha detto Di Berardino – dentro e fuori gli istituti scolastici, per contribuire a mantenere basso il numero dei contagi, salvaguardando la propria salute e quella degli altri”.

“Auguro buon rientro a scuola, il 7 aprile, ai 77.363 docenti, compresi i 18.785 di sostegno, ai 19.395 personale Ata, ai 635 dirigenti scolastici e inoltre ai 470.761 alunni degli istituti di infanzia, primaria, secondaria di primo grado a cui si aggiungono 252.012 alunni della scuola secondaria di secondo grado di cui tornerà a svolgere le lezioni al 50% in presenza e l’altra metà in dad, secondo la modalità scelta dalla quasi totalità delle singole istituzioni scolastiche”.

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