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“Il PD di Aprilia è contrario alla variante urbanistica e il Consiglio Comunale ha votato all’unanimità una mozione molto chiara”

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Il PD di Aprilia – precisa in una nota il commissario Claudio Moscardelli – dopo un confronto tra dirigenti, iscritti , Commissario e Consiglieri Regionali, ritiene che occorra fare chiarezza con la cittadinanza.

Riassumendo la situazione :

1) RIDA ha presentato una SCIA in Regione utilizzando la previsione  dell’ordinanza regionale che consente aumento del 30% della capacità di stoccaggio dei rifiuti in D15 e R13.

2) il Comune ha contestato che la possibilità di ampliamento attiene ai rifiuti e non l’impianto . L’area proposta è esterna all’impianto e in zona agricola. L’ordinanza regionale non consente di derogare alle norme urbanistiche, per cui il Comune di Aprilia ha afferma che eventuali opere sono abusive.

3) la Regione ha evidenziato come la sola SCIA regionale non dia alcun titolo  a RIDA per fare opere che sarebbero abusive. Pertanto, afferma la Regione, che RIDA dovrebbe presentare istanza per procedura ordinaria di variante sul terreno agricolo ai sensi dell’art.29 – nonies e art. 208 del D.Lgs 152/2006 e che,  in pendenza dell’eventuale procedura ordinaria di variante sopra indicata, la società RIDA potrebbe presentare istanza per la realizzazione di “opere precarie” di cui all’art.6, comma 1 lett. e-bis del D.P.R. 380/2001.

RIDA ha proceduto a presentare istanza ai sensi del suddetto art. 6 per opere precarie.

4) Questa strada non è percorribile. In sostanza utilizzare l’art. 6 per le opere precarie significherebbe : a) realizzare un ampliamento dell’impianto e non del volume dei rifiuti; b) realizzare una palese violazione delle norme  urbanistiche attraverso un’opera che sarebbe precaria perché potrebbe essere rimossa terminato il periodo di emergenza . Secondo questa risibile motivazione tutto sarebbe precario perché si può sempre demolire.

Gli uffici comunali competenti hanno subito rilevato la non utilizzabilità di questa strada.

La Regione ha chiarito che in realtà l’unica via percorribile è quella della richiesta della variante ordinaria. RIDA Ambiente avrebbe presentato così un’ulteriore istanza ai sensi dell’art. 29 nonies e art. 208 del D.Lgs 152/2006 per una procedura ordinaria di variante. I lavori comunque in zona agricola non possono essere realizzati. La potestà di pianificazione del territorio è del Comune e il Consiglio Comunale ha approvato all’unanimità una mozione chiara di contrarietà all’ampliamento e alle opere oggetto dell’istanza di RIDA impegnando il Sindaco e la Giunta.

Non c’è più nulla da aggiungere: occorre solo essere conseguenti alla mozione approvata.

Il PD è contrario alla variante ed è per dare concreta ed immediata attuazione alla mozione votata all’unanimità”.

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