Disagi oltre l’orario dello sciopero. Condividiamo il racconto di Sabrina, una pendolare che ieri è rimasta alla stazione Termini di Roma in attesa di un treno per Nettuno per oltre 5 ore. Una storia che, a causa dello sciopero nazionale di ieri dei treni, è purtroppo simile a quella di molti altri pendolari. Il suo sfogo l’ha pubblicato sulla pagina pagina Facebook “Linea Roma-Nettuno FL8 – Pendolari”.
“Mi autodenuncio. – scrive – Sono Sabrina. Dalle 16 di oggi come molti di noi sto qui a Termini in attesa che finisca lo sciopero. Mi fermo al Conad a fare spesa, stasera dopo due settimane verrà mia figlia a trovarmi. Si fanno le 17, treno per Nettuno non pervenuto. Una voce annuncia il treno al binario 20, noi eravamo al 16. Corri, sennò parte! Arrivati al binario 16,treno spento, porte chiuse.
17:42 cancellato.
18:42 cancellato.
Nel frattempo cambiamo binari così, solo perché Trenitalia ha pensato bene di farci fare attività fisica nel momento.
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Spostati al binario 12. Torna al 20
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Fermati al binario 12. Ritorna al binario 14.
Sono le 21:29 mentre scrivo….Probabilmente – scrive Sabrina – la mia spesa sarà da buttare, mia figlia la vedrò domenica. Ed io questo, soprattutto questo cari miei omini Trenitalia me la pagherete. Anche a costo di essere denunciata,ma me la pagherete”.
Non sono mancate le reazioni al suo post, decine di commenti sono apparsi sulla pagina:
“Se uno sciopero deve finire alle 17, alle 17.01 deve ritornare tutto normale. – scrive un altro pendolare – Per me è molto grave che alle 21.42 ancora ci sono problemi, e innanzitutto sulla tratta Roma-Nettuno,tratta che si copre con 1 ora di viaggio. È vergognoso. Se c’è da prendere in considerazione un’ azione legale, io ci sono. Non voglio essere ostaggio di Trenitalia”.
“Sono assolutamente per la tutela dei lavoratori e per il sacrosanto diritto allo sciopero, – si legge ancora – ma oggi Trenitalia è andata oltre ogni limite…”
“Credo ci siano gli estremi per una raccolta firma per il reato di sospensione del pubblico servizio. – fa presente un altro pendolare – Se alle 17.00 lo sciopero era previsto finisse può essere comprensibile e tollerabile un ritardo, anche una cancellazione ma non la ripresa del servizio alle 21.40 come leggo dai vostri commenti”.
“Come ti capisco – scrive una mamma – io questa mattina sono stata a Roma per andare al Bambin Gesù con mia figlia. Finito la visita siamo andate a Termini, siamo arrivate per le 11 e qualcosa, i treni per Nettuno nemmeno l’ombra ho dovuto prendere il treno per Latina che doveva partire a 12:06 è partito alle 13.00, sono dovuta scendere a Campoleone ed aspettare mio marito che mi veniva a prendere per tornare a casa. Io mi ritengo fortunata solo perché c’era quel treno lì è che penso sia stato uno dei pochi ad essere partiti”.