Il servizio di Neuropsichiatria Infantile alla Asl di Aprilia ancora senza una neuropsichiatra infantile, liste di attesa bloccate per le famiglie dei piccoli pazienti ed operatrici in difficoltà e in attesa da anni di essere stabilizzate. Nonostante le promesse della Regione Lazio e della Asl di Latina, la situazione è diventata ancora più insostenibile rispetto a quanto denunciato anche nel gennaio dello scorso anno dal Tribunale per i Diritti del Malato di Aprilia. Ad oggi il servizio continua ad essere attivo nonostante l’assenza di un medico – dopo che alla fine del 2024 una neuropsichiatra è andata in pensione ed un’altra è andata via -, la presenza di una sola infermiera a tempo parziale e con una lista di attesa che cresce di settimana in settimana. In segreteria, spesso, non c’è una figura di riferimento. I bambini, molti dei quali affetti da autismo, aspettano di essere presi in carico ma, date le tempistiche, le famiglie alla fine sono costrette a rivolgersi a strutture private.
Il servizio di Neuropsichiatria Infantile alla Asl di Aprilia, in sostanza, si regge grazie al lavoro, peraltro ad orario ridotto, delle poche professioniste sanitarie – specializzate in psicologia, logopedia e neuropsicomotricità – chiamate a svolgere la loro attività come libere professioniste. Da anni, però, hanno tutti i doveri dei dipendenti, compreso il dover timbrare il cartellino per le presenze, ma nessun diritto. E’ giunta l’ora, probabilmente, – vista la situazione disastrosa – che queste figure vengano finalmente stabilizzate e che la Direzione Generale della Asl di Latina recluti il personale necessario per garantire continuità al servizio ed il giusto aiuto alle famiglie.
Sembra che anche l’ipotesi di trasferire il servizio di Neuropsichiatria Infantile presso alcuni locali dell’ex centro commerciale “Il Tulipano” – acquisiti dal Comune di Aprilia – sia saltata. L’obiettivo era fornire un servizio migliore ed ampliare l’utenza, ma vista l’attuale situazione del Comune, sembra che gli accordi siano saltati.