Incendio nei pressi di un magazzino a Nettuno confiscato a Mancini, "Si faccia luce su questi episodi"

Un incendio nei giorni scorsi si è verificato nei pressi di un magazzino a Nettuno, dove venivano custoditi gli arredi dello stabilimento  Belvedere, le fiamme hanno interessato alcuni terreni limitro...

A cura di Redazione
11 maggio 2020 10:59
Incendio nei pressi di un magazzino a Nettuno confiscato a Mancini, "Si faccia luce su questi episodi" -
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Un incendio nei giorni scorsi si è verificato nei pressi di un magazzino a Nettuno, dove venivano custoditi gli arredi dello stabilimento  Belvedere, le fiamme hanno interessato alcuni terreni limitrofi. A quanto pare non sono registrati grossi danni. 

Un episodio che comunque preoccupa, soprattutto perché è avvenuto poco dopo la confisca dei beni a carico di Fernando Mancini. Lo scorso anno ci fu un raid vandalico.

Le associazioni Coordinamento Antimafia di Anzio e Nettuno di Edoardo Levantini e Reti Di Giustizia, tramite Fabrizio Marras commentano.

“Le associazioni scriventi esprimono grande preoccupazione per l’incendio che ieri ha distrutto gli arredi dello stabilimento balneare Belvedere confiscato ai sensi del provvedimento della corte di appello di Roma a carico di Fernando Mancini. L’incendio si è generato, “casualmente” , 24 ore dopo che la notizia della confisca dei beni era stata data alla stampa ed ha coinvolto anche altri terreni limitrofi. Lo scorso anno altrettanto “casuale” fu un raid vandalico ai danni dello stabilimento balneare Belvedere. Nel territorio di Nettuno, Anzio e nel resto del litorale insistono, da decenni, agguerriti clan mafiosi. Questi gravissimi fatti non vanno sottovalutati. Ci aspettiamo che gli investigatori facciano luce su queste vicende.

Ricordiamo, che il procedimento di prevenzione patrimoniale contro Mancini portò, quasi tre anni fa, la Guardia di Finanza ad effettuare sequestri di beni immobili e mobili per un valore di 11 milioni di euro. Il più importante sequestro mai effettuato nella città di Nettuno. I beni confiscati vanno protetti e tutelati da attacchi da qualsiasi parte provengano, ci auguriamo che la prefettura di Roma e la magistratura vigilino”.

 

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