“Sull’inceneritore di Santa Palomba il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, cala la maschera e si schiera con il commissario straordinario Gualtieri”. A parlare è il capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle, Adriano Zuccalà. “La Regione non si appellerà alla Corte Costituzionale se dovesse passare l’emendamento di Governo che amplia i poteri di Gualtieri con competenze sulle aree ad elevato rischio ambientale”.
“Non ci aspettavamo nulla di diverso da una Giunta che non si è mai veramente schierata contro l’inceneritore e che non è ancora stata in grado di presentare il nuovo piano rifiuti annunciato più di un anno fa. – commenta Zuccalà – Però Rocca non può sottrarsi alle sue responsabilità sulla tutela della salute pubblica: le aree di salvaguardia per elevato rischio ambientale vanno istituite per tutelare le persone, la loro salute e i territori che abitano. Non sono pezzi di un puzzle da comporre a vantaggio dell’interesse industriale, economico e politico di pochi, a discapito dell’intera cittadinanza regionale.
Rocca dà la colpa di tutto alla precedente amministrazione, – conclude il capogruppo del M5S – ma non muove un dito per impedire che il futuro del Lazio venga ipotecato per i prossimi 33 anni”.
Interviene anche la Consigliera regionale del Polo Progressista Alessandra Zeppieri: “Con l’ennesimo colpo di spugna istituzionale, il Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca ha ufficializzato oggi che la Regione non impugnerà il provvedimento del Governo che trasferisce ulteriori poteri in materia ambientale al Sindaco-commissario Roberto Gualtieri, in relazione alla costruzione dell’inceneritore di Roma.
Una decisione gravissima – commenta la consigliera Zeppieri – che conferma, ancora una volta, il consociativismo della politica quando si tratta di tutelare gli interessi dei poteri forti, a scapito della salute delle cittadine e dei cittadini, e del rispetto delle normative ambientali. Siamo di fronte a una delega in bianco da parte della Regione – dichiara – che abdica al proprio ruolo istituzionale per lasciare carta bianca a Gualtieri, proprio sull’area di Santa Palomba su cui pende una valutazione di elevato rischio ambientale secondo la legge regionale 13/2019. Una legge nata per proteggere i territori più fragili, che ora viene ignorata senza battere ciglio.
Un comportamento che, oltre a essere politicamente pilatesco, è anche istituzionalmente scorretto. Rocca finge di chiamarsi fuori dicendo che ‘oneri e onori’ spettano al Commissario, ma in realtà si tratta solo di lavarsi le mani di un’opera imposta dall’alto e profondamente osteggiata dalle comunità locali – continua Zeppieri – Tutto ciò nasce dall’attività del nostro consigliere comunale Salvatore Tedone, de L’Altra Albano, che ha portato alla luce la legge regionale oggetto dell’emendamento e richiedendo che fosse valutata proprio per la zona di Santa Palomba l’area di rischio ambientale.
A rafforzare questa posizione, è stato depositato in Consiglio comunale ad Albano un ordine del giorno a firma proprio del consigliere Tedone e dell’Assessora Maria Cristina Casella, con cui si chiede all’Amministrazione comunale di prendere posizione ufficialmente contro l’emendamento del Governo e di sollecitarne il suo ritiro, proprio perché volto a esautorare la Regione Lazio di un potere fondamentale di vigilanza e decisione su un’opera di tale impatto ambientale.
Continueremo a vigilare, nelle istituzioni e nei territori, affinché non si consumi l’ennesima violazione della legalità e della volontà popolare. «Ci troveranno ancora una volta dalla parte delle cittadine e dei cittadini che difendono la salute e l’ambiente – conclude Zeppieri – mentre loro si rifugiano dietro alle poltrone per coprire fallimenti bipartisan nella gestione dei rifiuti. Non resteremo in silenzio”.