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Intimidazioni e richieste usurarie ad imprenditori di Aprilia: “Il Comune si costituisca parte civile nel processo”.

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Intimidazioni e richieste usurarie ad imprenditori di Aprilia, Anzio e Pomezia, con l’aggravante del metodo mafioso. “Il Comune di Aprilia si costituisca parte civile nel processo, il cui giudizio dibattimentale si terrà a partire dal prossimo 11 Luglio presso il Tribunale di Velletri”: la richiesta, protocollata ufficialmente in Comune, arriva dai presidenti delle associazioni “Reti di Giustizia-Il sociale contro le mafie” e da “La Frusta Politica e Cultura”. “A giudizio, – scrivono le due associazioni –  i signori Sergio e Giampiero Gangemi, Patrizio Forniti e Mirko Morgani, imputati, in concorso, dei reati di tentato omicidio, estorsione, usura ed altri reati a danno di imprenditori di Pomezia Aprilia e Anzio, con l’aggravante del metodo mafioso”.

Alla Giunta del Comune di Aprilia viene chiesto formalmente di proporre ed approvare una delibera di autorizzazione al Sindaco e di presentare in nome e per conto dell’Amministrazione Comunale la dichiarazione di costituzione di parte civile nel processo.

 

IL TESTO DELLA LETTERA PROTOCOLLATA IN COMUNE DALLE DUE ASSOCIAZIONI:

“Oggetto: proposta di delibera di Giunta per costituzione parte civile del Comune di Aprilia nel procedimento penale RGNR N. 23829/17 – Tribunale Ordinario di Roma

 

VISTO

– il decreto che dispone il giudizio del 21/05/2019 e il relativo decreto recante la data di udienza

dibattimentale fissata per il 11 luglio 2019, riferito al procedimento penale RGNR N. 23829/17 , in esito alla notizia di reato a carico dei Signori Gangemi Sergio, Gangemi Giampiero, Forniti Patrizio e Morgani Mirko, imputati, in concorso, dei reati di tentato omicidio, estorsione, usura ed altri reati a danno di imprenditori di Pomezia Aprilia e Anzio con l’aggravante del metodo mafioso ex art. 416 bis c.p. ;

 

– l’art. 1, comma 10 dello Statuto del Comune di Aprilia nel quale si afferma che “Il Comune riconosce il diritto alla vita ed alla pace come diritto fondamentale delle persone e dei popoli, promuove lo sviluppo sociale, culturale ed economico della comunità […]” ;

 

– l’art. 3 del sopracitato Statuto il quale stabilisce che “1. Il Comune cura gli interessi della comunità per ciò che riguarda l’ambito di rispettiva competenza secondo il proprio ordinamento; 2. Il Comune rappresenta altresì, gli interessi della comunità nei confronti dei soggetti pubblici e privati che svolgono attività che interessano il territorio e la popolazione”;

 

CONSIDERATO

– Che parte delle condotte intimidatorie e usurarie integranti gli estremi dei reati contestati nel procedimento di cui in epigrafe sarebbero stati perpetrati nel territorio della Città di Aprilia, con l’aggravante del metodo mafioso da soggetti stabiliti ed operanti nel territorio medesimo; – Che le predette condotte criminose hanno pregiudicato gli interessi del Comune di Aprilia, quale ente territoriale preposto alla rappresentanza dei suoi cittadini, in quanto le medesime hanno pregiudicato l’ordine pubblico, provocando un turbamento dello stato di pace sociale della

collettività, la sicurezza, la libertà e il senso di tranquillità percepito nel territorio di competenza dell’Amministrazione;

 

– Che le medesime condotte hanno leso l’immagine del Comune di Aprilia, stante la contestazione dell’aggravante del metodo mafioso;

– Che l’art. 3, commi 3-4, dello Statuto del Comune di Aprilia statuisce che “3. Spetta al Sindaco l’iniziativa giurisdizionale per la difesa degli interessi del Comune e per la resistenza in giudizio; 4.

Spetta al Sindaco intraprendere ogni azione nei riguardi dei soggetti pubblici e privati che, nell’esercizio delle loro competenze, abbiano prodotto violazione degli interessi della comunità” Tutto quanto sopra visto e considerato, Le Associazioni firmatarie, in attuazione dei rispettivi scopi statutari,

 

CHIEDONO

 

alla Giunta del Comune di Aprilia di proporre ed approvare una delibera di autorizzazione al Sindaco a presentare in nome e per conto dell’Amministrazione Comunale la dichiarazione di costituzione di parte civile ai sensi degli artt. 76 ss. c.p.p. nei confronti degli imputati indicati in epigrafe nell’ambito del procedimento penale RGNR N. 23829/17, il giudizio dibattimentale si terrà presso il Tribunale di Velletri”.

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