La Clinica Città di Aprilia a rischio chiusura, Rifondazione Comunista annuncia la propria mobilitazione.

La Clinica Città di Aprilia a rischio chiusura se la Regione Lazio non verserà i crediti dovuti: il locale circolo di  Rifondazione Comunista annuncia la propria mobilitazione a tutti i livelli istitu...

A cura di Redazione
30 agosto 2021 11:55
La Clinica Città di Aprilia a rischio chiusura, Rifondazione Comunista annuncia la propria mobilitazione. -
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La Clinica Città di Aprilia a rischio chiusura se la Regione Lazio non verserà i crediti dovuti: il locale circolo di  Rifondazione Comunista annuncia la propria mobilitazione a tutti i livelli istituzionali. “Apprendiamo con preoccupazione e rabbia dell'annunciata cessazione dei servizi da parte della Clinica cittadina – scrive il segretario, Fabio Federici - e della messa in cassa integrazione di suoi 134 dipendenti a partire dal prossimo 15 ottobre. E’ preoccupante l’impatto della decisione della proprietà della clinica sui lavoratori e le loro famiglie, per le ricadute sull'indotto e sull'accesso alle cure da parte dei 70.000 cittadini di Aprilia, che sarebbero privati improvvisamente non solo di una importantissima struttura di degenza e cura, ma anche dell'unico punto di primo soccorso disponibile sul territorio”.

“Rabbia, - prosegue Rifondazione - perché la carenza di presidi sanitari che si verrebbe a creare se la Casa di Cura Città di Aprilia dovesse realmente dar seguito all'annuncio e la pressione che, per tale motivo, la proprietà potrà esercitare sugli interlocutori dell'amministrazione, sono l'esito prevedibilissimo della sistematica opera di smantellamento della sanità pubblica perseguita, a livello centrale e regionale, da governi e amministrazioni di centrodestra e centrosinistra che si sono succeduti negli ultimi 30 anni, tutti perfettamente uguali gli uni agli altri nell'affidare al capriccio del privato un comparto fondamentale che dovrebbe al contrario essere sottratto ad ogni logica di profitto.

Rifondazione Comunista Aprilia esprime piena solidarietà ai lavoratori colpiti dalla procedura di cassa integrazione e ai collaboratori esterni che si troveranno in una situazione di difficoltà e precarietà ancora maggiore, garantendo il proprio sostegno ad ogni iniziativa vorranno mettere in campo per garantire la salvaguardia dei livelli occupazionali e dei servizi che il loro impegno ha sempre garantito alla cittadinanza di Aprilia.

Annuncia, inoltre, la propria mobilitazione immediata per denunciare ad ogni livello, comunale, regionale e nazionale, i danni della privatizzazione dei servizi essenziali e per ribadire ancora una volta, se la crisi sanitaria da Covid non l'avesse già reso drammaticamente evidente, che l'unica strada percorribile per garantire adeguatamente il diritto alla salute universale è la tutela e il rafforzamento del Sistema Sanitario Nazionale e la ripubblicizzazione integrale dell'intero comparto Salute”.

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